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Tennis: tutti sul carro di Jannik, ma prima dov’erano?

Ora, dopo la fantastica vittoria a pechino, tutti osannano Jannik Sinner. Tuttavia, qualcuno dovrà chiedere scusa. Come si legge su Virgilio.it, Sinner è stato criticato in ogni forma e con ogni mezzo, di fango se n’è visto arrivare parecchio. Ma il trionfo di Pechino ha mostrato che aveva le idee chiare.

Qualcuno dovrà pure chiedergli scusa. Perché di fango addosso, Jannik Sinner se n’è visto arrivare tanto nelle ultime settimane.

Come se quella mancata risposta alla “chiamata alle armi” del capitano Filippo Volandri per la fase a gironi di Davis Cup fosse stata solo un capriccio, un vezzo da star, una libera concessione presa da qualcuno che non sapeva cosa stesse facendo.

Lo hanno criticato in ogni forma e con ogni mezzo: via social (ma quello ci sta, l’internauta medio vive una vita di frustrazione), via media, addirittura con dichiarazioni ufficiali (Malagò, giusto per citarne uno).

Il desiderio di un attimo di pausa

Colleghi, ex giocatori, addirittura sportivi di altre discipline: tutti sono saliti sul carro dei bastian contrari quando Sinner, di ritorno da un mese e mezzo in Nord America nel quale s’è messo in tasca un Masters 1000 (a Toronto) e un ottavo di finale a Flushing Meadows (ko con Zverev dopo una maratona durata 5 set), ha espresso il desiderio di prendersi un attimo di pausa, di staccare un po’ la spina.. Continua a leggere sul sito originale.

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