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Olimpiadi Milano-Cortina pista di bob, c’è un offerta, ora la parola al Cio

È arrivata un’offerta per la pista da bob per le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, come anticipato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
Si tratta dell’Impresa Pizzarotti di Parma che ha presentato un’offerta per il bando per il progetto di costruzione della pista da bob di Cortina D’Ampezzo, denominata Cortina 2 Light.
Il bando pubblico riguarda opere per 81.6 milioni di euro da realizzare entro 625 giorni per il Cortina Sliding Centre.
Entro due-tre giorni la specifica Commissione si dovrà riunire per valutare l’offerta tecnica ed economica, se tutto sarà regolare, sarà fatta l’assegnazione del bando. Tra i termini previsti c’è quello del 15 marzo 2025 in cui la pista deve essere pronta per i test per le omologazioni.
Il bando d’asta è scaduto stamani. “Abbiamo ricevuto una offerta per la pista di bob di Cortina, adesso verificheremo di cosa si tratta” ha detto Zaia.<br>Lo scorso anno, prima di ritirarsi, avevano manifestato interesse la Webuild, ex Salini, e la Pizzarotti (oltre a una società svizzera). Ad accettare le condizioni del bando oggi è stata la Pizzarotti.
Ora le verifiche della fase dei requisiti economici e tecnici del bando. Ma ci vorranno pochi giorni per decidere se si farà a Cortina la pista olimpica.
Trattandosi di un appalto per un’opera pubblica coperto da fondi
statali, nel caso di aggiudicazione verrà costruita in ogni caso, anche se il Cio non dovesse dare parere favorevole al nuovo progetto italiano.
Se il bando verrà aggiudicato, il Coni e la Fondazione Milano-Cortina avranno in mano la carta per provare a convincere i vertici del Cio che la pista in Italia si può fare. Finora, infatti, il Comitato olimpico internazionale è rimasto fermo nell’idea di ricorrere a “impianti esistenti” – che nel Paese non ci sono – e di evitare di lasciare ‘cattedrali nel deserto’, com’è stato per Cesana dopo i Giochi di Torino.
Il valore del bando per la pista, da fare sul tracciato della ex Eugenio Monti – 1.445 metri, 16 curve, 107 metri di dislivello – è quello della prima gara: 81 milioni di euro, ma 625 giorni di cantieri (contro gli 807 precedenti). In più, nel nuovo bando è stato deciso che l’impresa vincente avrà il 30% di anticipo sull’importo contrattuale.
Nel nuovo progetto Simico ha limato finiture e opere di contorno (parcheggi, edifici delle partenze, strade interne, tribune e coperture), per ridurre i costi, il monte-ore di lavoro, che garantisce un più alto margine di profitto, e soprattutto tagliare i tempi. L’importo totale del futuro Sliding Center di Cortina sarà di 120 milioni, perchè oltre alla costruzione della nuova Monti vanno aggiunte le spese amministrative, di progettazione,per l’analisi dei terreni, l’Iva.
Fatta l’aggiudicazione, i cantieri dovranno aprire non oltre la metà di febbraio, per avere una pista pronta alla metà di novembre 2024.
La pre-omologazione e i test di gara sono previsti nei primi due mesi del 2025, ad un anno dall’apertura dei Giochi 2026. Sempre che il Cio accetti di derogare sui tempi.

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