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Boxe: Canelo Alvarez batte Charlo e si conferma RE dei supermedi

Canelo Alvarez è ancora il re e non basteranno solo gli indovini per spodestarlo. Alvarez ha messo a tacere le voci sul suo declino atletico, surclassando il collega campione indiscusso Jermell Charlo alla T-Mobile Arena di Las Vegas sabato sera

Alvarez resta padrone indiscusso della categoria dei supermedi. A Las Vegas il match contro Jermell Charlo è stato senza storia. I punteggi (119-108, 118-109, 118-109) rendono perfettamente la fotografia di quanto si è visto sul ring. Il messicano, sostenuto da larga parte degli spettatori presenti alla T-Mobile (a proposito, in attesa dei dati della pay per view, al botteghino incassati 20 milioni di dollari), non ha dato la possibilità al texano di organizzare una strategia. Lo ha incalzato sin dal primo gong, gli ha fatto capire quanto ardita fosse la decisione di salire di due categorie (Charlo è detentore delle 4 cinture nei superwelter) nella speranza di prendersi anche le 4 dei supermedi.

“Ho lavorato duramente tre mesi senza la mia famiglia, ma amo sempre la boxe. La boxe è la mia vita e ha fatto di me la persona che sono”. Ha detto Canelo, alla sessantesima vittoria a fronte di 2 pari e 2 sconfitte. “Do appuntamento a tutti al 5 maggio del 2024 per il io prossimo match, non importa contro chi”. In attesa di saperlo, la serata ha ridato fiato alle trombe di Alvarez, che qualcuno dopo la sconfitta netta con Bivol (nei mediomassimi) e le vittorie poco convincenti nel terzo capitolo della trilogia contro Golovkin e contro Ryder, vedeva inevitabilmente in declino.

Certo, da Charlo ci si aspettava di più. Non combatteva da un anno e mezzo, e questo può avere influito, Di sicuro ha influito il salto di due categorie. Ma una prestazione così opaca era difficilmente preventivabile. Tecnico, veloce, potente (almeno nei superwelter): tutte qualità rimaste nel cassetto. Si portava dietro, oltre alle 4 corone, l’incitamento di un intero stadio, quello di Houston, che lo aveva osannato prima della partenza. Non è servito a nulla.

Canelo non gli ha lasciato spazio. Ha subito caricato i colpi, il migliore lo ha portato nel settimo round: un destro potente e preciso, Charlo lo ha sentito ed ha messo il ginocchio a terra. Un momento chiave. Da quel momento il texano ha pensato solo a sopravvivere verso la sconfitta ai punti. La carriera di Canelo, abile manager di sé stesso anche nella scelta degli avversari, è definitivamente rilanciata. E con questa nuove prospettive di match dai guadagni spaziali.

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