Moto gp

Márquez e Zarco rischiamo grosso in Germania

Quanto è stata movimentata la seconda sessione di prove libere del GP di Germania. Ci sono state fino a otto cadute e l’incidente tra Márquez e Zarco ha gelato il sangue a tutti quelli che l’hanno visto. Marc è caduto in fondo al rettilineo e ha trascinato con sé Johann, dando vita ad un violento impatto moto-moto dal quale entrambi i piloti sono miracolosamente usciti illesi .

Con un rischio del genere, lo sport passa quasi in secondo piano, ma bene per Bezzecchi, che è riuscito a risalire in prima posizione all’ultimo momento con un balzo in avanti impressionante, perché era 16° prima di segnare l’1:21.213 che gli ha regalato il primo posto. con un vantaggio di 40 millesimi su Martín, 81 su Aleix e un decimo esatto su Bagnaia. Il record assoluto della pista è di 1:19.765, detenuto da Bagnaia dallo scorso anno, ed è prevedibile che questo sabato venga abbassato.

La seconda sessione di venerdì si è potuta disputare su asfalto asciutto, ma in condizioni peggiori rispetto alla mattinata a causa della pioggia caduta in precedenza. Questo ha significato che quattro piloti non sono riusciti a migliorare il proprio tempo nelle prime prove libere, compreso un Marc a cui è capitato quasi tutto. Lo spavento di P1 con parata inclusa è stato quasi uno scherzo rispetto allo spavento che ha ricevuto nel pomeriggio nel cambio di direzione della curva 11, quella che dà accesso all’enorme discesa dello scivolo, a destra, dopo essere andato un bel po’ sdraiato a sinistra. Come mai Marc, uscito in piedi dall’enorme frusta, ha dedicato un pettine visibile con il dito medio della mano sinistra alla sua Honda.Più tardi avrebbe scosso la testa e quella caduta sarebbe arrivata, l’ottava della stagione per lui, con 3:29 rimasti.

L’impatto tra le due moto non è stata colpa né dello spagnolo né del francese, che uscivano dai box, solo un’errata coincidenza in cui è avvenuta l’enorme fortuna che lo scontro sia avvenuto moto con moto e non tra moto e piloti . Ciò avrebbe avuto conseguenze molto gravi rispetto a quelle che ci sono state, perché approfittando dell’apparizione della seconda bandiera rossa, entrambi sono riusciti a rientrare ai box. E Marc è tornato in pista, ma gli sono mancati circa sei secondi per completare almeno un giro veloce.

Stando così le cose, il pilota Repsol Honda dovrà passare il purgatorio della Q2 dopo aver chiuso con un pessimo quattordicesimo posto, dopo essere stato secondo al mattino, alle spalle di Zarco. Quelli che hanno avuto accesso diretto alla Q2 sono stati Bezzecchi, Martín, Aleix, Bagnaia, Miller, Quartararo, Marini, Bastianini, Álex Márquez e Zarco. Più indietro c’erano Augusto Fernández 13°, Marc 14°, Maverick 16° e Raúl Fernández 19°.

Sono caduti anche Nakagami (la sua caduta è stata la prima bandiera rossa, per raccogliere detriti di moto in pista), Raúl Fernández (lamentandosi di dolore alla mano destra ed è andato direttamente alla clinica del circuito), Oliveira, Maverick, Di Giannantonio e Alex Marquez.

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