Nuoto

Mondiali nuoto: Martinenghi e Razzetti d’argento, bronzo per Paltrinieri

Un ‘Razzo’ d’argento che regala all’Italia la prima medaglia mondiale nei 200 farfalla, il bis di Martinenghi nella rana e il bronzo di Super Greg Paltrinieri.

La vasca iridata di Doha continua a dare emozioni a tinte azzurre: Alberto Razzetti si consacra tra i big della piscina, laureandosi vicecampione del mondo nei 200 farfalla che in semifinale gli avevano regalato il terzo pass olimpico, dopo quelli conquistati nei 200 e nei 400 misti. Una finale super quella del 24enne di Genova che in 1’54″65 ha davanti solo il giapponese Tomoru Honda, oro in 1’53″88. Chiude il podio l’austriaco Martin Esperenberger in 1’55″16. Neanche il tempo di rifiatare per Razzetti, che torna sui blocchi e va a prendersi la finale dei 200 misti.

E fa il bis d’argento Nicolò Martineghi: dopo la medaglia nei 100 (con pass per Parigi) il campione di Varese è secondo anche nei 50 rana, preceduto dall’australiano Sam Williamson che lo supera a dieci metri dall’arrivo e vince in 26″32. L’azzurro tocca in 26″39. Il bronzo è dello statunitense Nic Fink – primo nella doppia distanza lunedì – in 26″49. Ai piedi del podio, sconfitto, Adam Peaty. Nonostante la condizione non sia quella dei giorni migliori, Gregorio Paltrinieri si conferma il fuoriclasse che l’Italnuoto può vantare: il bronzo conquistato negli 800 stile vale molto di più. Partendo dalla corsia 1, quella de “comprimari”, dopo aver condotto la gara da leader si è fatto superare nell’ultima vasca dall’irlandese e primatista europeo Daniel Wiffen, oro in 7’40″94 e dall’australiano Elijah Winnington argento in 7’42″95. L’olimpionico azzurro nuota in 7’42″98 e torna sul podio nella gara in cui è vice campione olimpico ed è stato una volta mondiale (Gwangju 2019), una argento (2015) ed una bronzo (2017).

Ma nel bronzo c’è poco rammarico e tanta poesia, ed è quella che racconta Paltrinieri. “Una volta ci sarei rimasto peggio, adesso vado più a caccia di emozioni positive. Finalmente le ho trovare e non è sempre così, anzi è sempre più difficile. Può essere argento, può essere bronzo, però hai provato belle sensazioni – le parole dell’azzurro -. Faccio le gare per vincere, però nell’ultimo cento non ne avevo più ed ho cercato di difendere la seconda posizione. Daniel Wiffen è molto forte e Winninngton alla otto non riuscivo a vederlo. Un po’ di sfortuna per la medaglia, però è stata una bella gara. Quando faccio una gara del genere mi sento veramente vivo in pieno. E’ stato bello partire forte, faticare in mezzo, morire e vedere gli altri che risalivano. E’ una cosa che mi piace fare; mi piace gareggiare in generale. La differenza tra ieri e oggi è che in batteria è difficile trovare queste sensazioni perché la posta in palio è minore, mentre in finale è sempre bello lottare. Questa è la cosa di cui sono più contento”. Messi alle spalle i malanni del 2023, SuperGreg ha conquistato la 16esima medaglia mondiale e resta il nuotatore azzurro con più podi iridati individuali. Vola in finale nei 100 stile Alessandro Miressi che ci entra dalla porta principale, con il secondo crono in semifinale. Resta in sospeso ancora l’Italia femminile di pallanuoto: il Setterosa ha perso infatti 10-5 con l’Olanda nel match per il quinto posto e rinvia alla sfida col Canada (in programma venerdì) ogni discorso sul pass per i Giochi di Parigi 2024. “L’obiettivo olimpico è ancora in piedi – dice il ct, Silipo -. Dobbiamo fare questo sforzo finale perché dobbiamo andare alla ricerca della migliore prestazione. Il pass ce lo dobbiamo meritare, è quello per cui stiamo lavorando da due anni a questa parte. Ci auguravamo di prenderlo prima”.

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