Gli organizzatori del prossimo Giro d’Italia (6-29 maggio 2022) hanno svelato oggi, mercoledì 10 novembre i profili delle sei tappe di montagna. In programma: Etna, Blockhaus e Mortirolo.
Il percorso del prossimo Giro si fa giorno dopo giorno più chiaro. Dopo aver svelato i profili delle tre tappe del Grand Départ in Ungheria, RCS Sport, la società organizzatrice dell’evento, ha svelato i sei tracciati di alta montagna del Giro d’Italia (6-29 maggio). Il Passo Pordoi (2239m), attraversato durante la 20a tappa, sarà il “tetto” della manifestazione, alla vigilia di una probabilissima cronometro a Verona (il percorso completo sarà presentato questo giovedì).
4a tappa: Avola – Etna (166 km, 3590 m di dislivello)
Dopo l’Ungheria, il gruppo del Giro si dirigerà in Sicilia dove affronterà dalla 4° tappa, l’Etna (25,4 km al 5,6%), che aveva fatto molti danni all’inizio della corsa. L’ultima salita terminerà al rifugio Sapienza e seguirà una nuova via da Ragalna (come nel 2018) prima di deviare via Nicolosi (come nel 2011) per gli ultimi quattordici chilometri.
9a tappa: Isernia – Blockaus (187 km, 4990 m di dislivello)
Una grande tappa appenninica alla vigilia del primo giorno di riposo, segnato da una doppia salita al Fortino. Gli ultimi cinquanta chilometri saranno inesorabili. La salita finale (13,6 km all’8,4%), la stessa del 2017 quando vinse Nairo Quintana davanti a Thibaut Pinot e Tom Dumoulin , decreterà inevitabilmente un grande scalatore.
15a tappa: Rivarolo Cavanese – Cogne (177 km, 4030 m di dislivello)
Nessun dislivello eccessivo ma tre salite lunghe e impegnative in questa tappa . Tutte le difficoltà confluiscono nella seconda metà della tappa: Pila-les-Fleurs, che non appariva al Giro da 30 anni, Verrogne, salita già nel 2019, e Cogne (22,4 km al 4,3%) nel Gran- Paradis National Park, che festeggia il suo centesimo anniversario.
16a tappa: Salò – Aprica (200 km, 5440 m di dislivello)
Una grande tappa valtellinese con la prima difficoltà al Goletto di Cadino (ultimo passaggio nel 1998, giornata di vittoria di Marco Pantani a Montecampione). Seguirà poi il mitico Mortirolo (12,6 km al 7,6%), partito da Monno (come nel 2017), che inevitabilmente causerà danni ma non sarà decisivo visto che la sua vetta si troverà a più di 70 chilometri dal traguardo. Il traguardo sarà tracciato ad Aprica, 6 chilometri dopo la cima della salita a Santa Cristina (13,5 km all’8%).
17a tappa: Ponte di Legno – Lavarone (165 km, 3740 m di dislivello)
Una terza tappa di montagna di fila! Si svolgerà in due parti: una partenza in salita al Passo del Tonale, poi un tratto di oltre 70 chilometri in discesa. Inizierà quindi una nuova tappa con una serie di piccole salite seguite dal Col de Vetriolo poi la salita del Menador, molto impegnativa (quasi il 10% di media per 8 chilometri) e magnifica con i suoi stretti tornanti e le sue gallerie scavate nella roccia . Al suo vertice, i corridori di testa avranno ancora 8 chilometri di dislivello per raggiungere il traguardo di Lavarone.
20a tappa: Belluno – Marmolada (167 km, 4490 m di dislivello)
La grande tappa delle Dolomiti e l’ultima possibilità per i favoriti, alla vigilia dell’arrivo finale. Il gruppo dovrà superare tre enormi passi: il Passo San Pellegrino con i suoi numerosi passaggi a oltre il 15%, il Passo Pordoi ( 11,8 km al 6,8%) che sarà la Cima Coppi del Giro 2022 (punto più alto a 2239 m d’ altitudine) e infine il Passo Fedaia (14km al 7,6%), salita difficile soprattutto nella sua seconda parte (quasi l’11% in media negli ultimi 5 chilometri) che il Giro d’Italia non percorreva da dieci anni.