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ESCLUSIVA, Gaby Mudingayi: “Bologna, straordinario lavoro della società e di Di Vaio, è l’anno buono per l’Europa. Il Torino ce l’ho nel cuore…”

Per approfondire il grande momento del Bologna di Thiago Motta, la redazione della testata sportiva News.Superscommesse.it ha raggiunto Gaby Mudingayi, ex centrocampista dei rossoblù tra il 2008 e il 2012, oltre che di Lazio e Torino. Il belga conosce bene uno degli artefici dalla scrivania di questo Bologna, Marco Di Vaio, suo ex compagno di squadra. Inoltre, in questo estratto della lunga intervista, Mudingayi racconta anche i suoi progetti futuri, salutando calorosamente una piazza che ha nel cuore: quella granata.

Mudingayi, lei ha giocato in un Bologna molto diverso da quello attuale anche a livello societario. Cosa pensa della sorprendente marcia della squadra di Thiago Motta e del suo amico Di Vaio, braccio destro del ds Sartori? Ritiene che sia davvero l’anno buono per tornare in Europa?
“Seguo con interesse il Bologna. La squadra sta facendo benissimo, ma va dato merito anche alla società. Sono stato a Casteldebole e posso dire che a livello di organizzazione e di infrastrutture il club è già di altissimo livello proprio grazie al gran lavoro del presidente e di tutti i suoi collaboratori, a partire da Di Vaio. Conosco bene Marco: è un ragazzo eccezionale, lavora con professionalità, capisce di calcio e ha sempre dato l’anima per il Bologna, in campo e ora fuori. Come accade nelle grandi squadre, i giocatori possono concentrarsi solo sul campo perché la società non fa mancare niente (…). La squadra è forte, l’allenatore preparato, i tifosi hanno entusiasmo: c’è davvero tutto per continuare a fare bene, credo che arrivare in Europa sia possibile già quest’anno”.

Dopo il suo ritiro nel 2017 è uscito dal mondo del calcio, decidendo di restare a vivere in Italia. Ha in programma di tornare nell’ambiente e se sì in quale ruolo? E c’è qualche giocatore della Serie A attuale in cui si rivede per caratteristiche?
“Sto studiando per diventare agente, è un lavoro che mi affascina e per il quale mi sento portato. (…) L’Italia ce l’ho nel cuore, mi permetta di approfittarne per mandare un saluto ai tifosi del Torino. Il Toro mi ha fatto amare il vostro paese, quando sono arrivato non conoscevo una parola d’italiano, ma in città sono stato accolto benissimo. In un anno e mezzo abbiamo fatto cose grandiose e ottenuto una promozione memorabile purtroppo vanificata da quello che sappiamo, ma ringrazierò sempre il Toro per la fiducia che mi ha dato”. 

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