La fase di 48 ore ha già provocato il caos ed è appena iniziata. Con 549 chilometri di dune davanti a sé, era una giornata in cui trarre vantaggio o perdere tutto. E nel secondo caso, con il cross, troviamo un Al Rajhi che, dopo l’incidente al chilometro 51, cambia completamente l’andamento di una corsa che ha un nuovo leader provvisorio. E questo non è altro che Carlos Sainz. La sorpresa è arrivata quando l’organizzazione ha riferito che il pilota saudita era stato fermato all’inizio della speciale e poco dopo è stato svelato il motivo: l’Hilux si è ribaltato ed è rimasto intrappolato tra le dune , anche se fortunatamente il suo equipaggio è riuscito a uscire illeso dall’incidente.
Inizialmente l’intenzione era quella di rimettere in moto l’auto, ma l’organizzazione ha riferito che “l’auto è rotta” e poi il saudita ha spiegato l’incidente: “Tutto andava bene su un chott completamente pianeggiante, andavamo a tutta velocità. Mi sono scontrato con qualcosa, ci siamo ribaltati più volte e la macchina è stata danneggiata”. Vista l’impossibilità di proseguire, è arrivato l’avviso di venire a soccorrerli in una sesta tappa che inizia con forti emozioni. Perché quella chiamata non significa altro che il leader della classifica generale resta fuori gara (se l’assistenza del team riuscisse a recuperare la vettura dal luogo dell’incidente, potrebbe rientrarvi dopo il giorno di riposo) e quindi perde tutte le sue opzioni per conquistare una Touareg per la quale Carlos Sainz è il meglio posizionato al momento.