Ciclismo

Ciclista investito e ucciso da un pirata della strada poi fuggito: la moglie, “Lo ha lasciato lì in strada a morire”

Da “Il Resto del Carlino” apprendiamo dell’ennesima morte di un appassionato di ciclismo investito e poi lasciato morire in mezzo alla strada. Come si legge sul sito la tragedia straziante ha colpito la vita di Daniela e Stefano Michi. Stefano, un ciclista sammarinese di 62 anni, è stato travolto e ucciso da un pirata della strada sulla superstrada di San Marino. Dopo ore di agonia all’ospedale Bufalini, l’uomo perde la vita a causa di un gravissimo trauma cranico. Il dolore è insopportabile per Daniela, ma un pensiero la conforta: l’amore di suo marito per il Kenya, il suo luogo del cuore, dove spera che ora la sua anima possa riposare in pace.

Stefano, ex artigiano in pensione, era molto conosciuto a San Marino per la sua passione per i presepi e i diorami, vere e proprie opere d’arte a cui lavorava con cura e pazienza prima di Natale. Il suo cuore era diviso equamente tra la sua terra di residenza e l’Africa, nella quale era solito recarsi quasi ogni anno insieme alla moglie. E naturalmente per il ciclismo, tanto che quel giorno, Michi indossava la maglia del G.S. Dogana, la società sportiva a cui era stato affiliato per anni. “Prima come calciatore, insieme al fratello, e poi come appassionato di ciclismo – ricorda il vice presidente Leo Marino Scarponi –. Era uno sportivo a tutto tondo”

L’incidente è stato causato da un’auto che non ha prestato soccorso, lasciando Stefano agonizzante sulla strada. Daniela è distrutta dal dolore, ma spera che questa tragedia possa almeno servire a far riflettere le persone sui pericoli della strada e a porre fine a tutti questi incidenti.

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