Ciclismo

Turismo in MTB: un’offerta completa per i biker

La bicicletta è uno dei mezzi di trasporto più ecologici in assoluto, ma non solo. È anche e soprattutto passione, e non va sottovalutato un altro aspetto importantissimo: può rappresentare un importante volano per lo sviluppo turistico.

Fonte: Cristiano Guarco – La bicicletta è uno dei mezzi di trasporto più ecologici in assoluto, ma non solo. È anche e soprattutto passione, e non va sottovalutato un altro aspetto importantissimo: può rappresentare un importante volano per lo sviluppo turistico.

Non mancano, infatti, gli studi che dimostrano come quello del ciclismo sia un settore in costante crescita, per numero di bici vendute e quindi per praticanti. Negli ultimi due anni – complici le restrizioni da Covid-19 – abbiamo assistito a un vero e proprio boom. Ora, con la progressiva e – incrociamo le dita – duratura riapertura delle attività, riparte anche il turismo. I dati parlano chiaro: il turista – italiano e soprattutto straniero – sceglie una località in base alle esperienze e alle iniziative proposte, con la bici – in particolare la mountain bike – che sta diventando uno dei fattori più importanti per la definizione della destinazione delle proprie vacanze.

Molte sono le località e i comprensori che puntano a diventare “bike friendly”.

Destinazioni bike friendly

Ma cosa significa? Semplice, le strutture – dai negozi agli hotel passando per gli stabilimenti balneari e i rifugi a seconda che ci si trovi al mare o in montagna – devono essere pronti a rispondere alle diverse esigenze dei ciclisti, dagli amatori agli atleti. Ad esempio, gli hotel devono avere delle cosiddette “bike room” dove conservare le bici degli ospiti, offrendo anche un servizio essenziale di lavaggio e manutenzione ordinaria. Questo è solo il punto di partenza di un pacchetto che deve considerare tutte le esigenze dell’appassionato: la necessità di lavare e asciugare in tempi brevi l’abbigliamento, la disponibilità di mappe e itinerari sia cartacei sia in versione caricabile su dispositivi GPS, per finire pasti e merende preparati per le esigenze nutrizionali e caloriche di chi pedalata a lungo.

I servizi che una località “bike friendly” deve offrire sono anche e soprattutto altri: la possibilità di noleggiare bici e attrezzatura, le aree lavaggio, i servizi di pronto intervento, le officine specializzate o dei semplici punti “pit stop” con il necessario per le riparazioni, le colonnine di ricarica per e-bike. Per finire con istruttori e guide specializzate, per soddisfare la richiesta di chi vuole progredire nella tecnica – soprattutto per i biker off-road – o vuole esplorare il territorio affidandosi a professionisti riconosciuti nel settore, capaci di suggerire percorsi adeguati alle personali capacità e attitudini del consumatore finale.

Non è più il tempo di improvvisare, come accaduto negli anni passati. È necessario affidarsi a professionisti ed esperti del settore per creare e sviluppare la giusta offerta turistica orientante al mondo bike. Dove il turista a due ruote a pedali viene letteralmente coccolato per tutta la sua permanenza.

Trentino a misura di MTB

Tra le prime regioni a comprendere quanto sia importante un’offerta turistica strutturata a 360° troviamo il Trentino Alto Adige, un vero paradiso in terra per chi ama la montagna e la bicicletta (maggiori informazioni qui). Le Dolomiti sono il biglietto da visita di questa regione, un posto magico dove praticare l’escursionismo in mountain bike.

Non è facile scegliere le principali destinazioni tra le tante a disposizione dei biker, noi vi presentiamo una selezione ragionata e differenziata per tipologia del territorio e qualità dell’offerta off-road. Sono tre spot: Garda Trentino, Val di Fassa, e Dolomiti Paganella. Abbiamo parlato di un’altra destinazione a vocazione ciclistica in un recente articolo.

Garda Trentino

La bike area dove ha attecchito per prima la MTB è la sponda settentrionale del Lago di Garda, il cosiddetto Garda Trentino.

I centri principali sono Nago-Torbole e Riva del Garda, località ben conosciute anche da chi pratica windsurf e kitesurf. Il merito è anche e soprattutto dei turisti di lingua tedesca, che hanno eletto il “North Shore” del Lago di Garda a destinazione preferita per svernare e godersi una vera vacanza attiva. Non per niente Riva del Garda è diventata la sede di uno dei più importanti eventi MTB europei, il Bike Festival, occasione per vedere e toccare con mano nuove bici, seguire tour accompagnati, e partecipare alla impegnativa Bike Marathon.

Non è affatto semplice riassumere e condensare in poche righe quali sono gli itinerari migliori del Garda Trentino, anche perché l’offerta si è continuamente sviluppata e strutturata negli anni (con molti alti e altrettanti bassi, questi ultimi dovuti a chiusure selettive e talvolta arbitrarie di alcuni dei trail più rinomati).

I pilastri portanti dell’offerta MTB rimangono sempre il panoramico e accessibile giro del Lago di Ledro – a monte del Lago di Garda – seguendo la rinomata ciclabile del Ponale, lo storico tour del Monte Tremalzo che rappresenta una grande sfida per ogni biker che si rispetti anche in tempi di e-bike, per chiudere con la più recente iniziativa nata sull’Alto Garda. Si tratta dell’ambizioso progetto Bike Park Garda Trentino, che prevede due tracciati gravity permanenti di alto livello come Val del Diaol e il mitico Ex-Seicentouno, serviti dai tanti servizi shuttle attivi sul territorio.

Val di Fassa

È uno dei comprensori che più si è sviluppato negli ultimi anni. Ha infatti seguito l’evoluzione e la maturazione della mountain bike per oltre un decennio. A Moena, il centro principale, si è corsa per anni una delle più importanti granfondo nazionali. Per la Val di Fassa transita anche una buona parte del tracciato della Hero Sudtirol Dolomites, forse la Marathon MTB più nota a livello europeo, capace di calamitare ogni anno migliaia di appassionati, dagli amatori che vogliono diventare “eroi” per un giorno portandola a termine ai professionisti che lottano per la prestigiosa vittoria (la gara ha assegnato in passato il titolo mondiale della specialità).

Nel tempo la valle altoatesina ha visto affermarsi l’interpretazione più ludica del mountain biking. Merito del movimento enduro, che ha permesso alla Val di Fassa di crescere come una delle destinazioni preferite per gli amanti della disciplina. In Fassa Bike Park  abbondano i tracciati enduro e gravity di ogni livello e difficoltà, immersi nello splendido contesto delle Dolomiti, di fronte al maestoso Gruppo del Sella. Il centro nevralgico delle operazioni è Canazei, sede anche di uno degli appuntamenti più importanti del circuito mondiale Enduro World Series. Qui è possibile incrociare un anello spettacolare, soprattutto per chi ama i panorami epici.

Abbiamo lasciato per ultimo il Sella Ronda Tour, la vera punta di diamante dell’offerta MTB della Val di Fassa. Nato come replica estiva in mountain bike di quello invernale con gli sci, negli anni si è differenziato, complice la naturale evoluzione di questo sport. Ora insieme al tour tradizionale – percorribile in senso orario oppure antiorario – troviamo quello ottimizzato per e-bike e naturalmente uno a vocazione più gravity affrontando sentieri più sfidanti tecnicamente, alcuni dei quali protagonisti delle gare EWS.

Ciliegina sulla torta: la lunga ciclabile che attraversa tutta la Val di Fassa, per scoprire le bellezze del territorio insieme a tutta la famiglia.

Dolomiti Paganella

Il comprensorio di Dolomiti Paganella Bike è quello che di recente ha vissuto la maggiore crescita e affermazione a livello nazionale e internazionale. Il merito è di un’offerta turistica mirata e coerente, dove le istituzioni locali hanno lavorato e stanno lavorando a braccetto con gli operatori del settore bike. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una bike area realmente a misura di ogni genere di appassionato, che valorizza quanto di bello ha da offrire il territorio per ambiente, paesaggi, relax e divertimento.

Negli anni la destinazione trentina si è sviluppata intorno alle sue tre zone principali, che corrispondono ai paesi di Fai della Paganella, Andalo e Molveno. L’offerta MTB si è giustamente differenziata per tipologia di tracciati e di conseguenza per bacino d’utenza. Se Fai ha una maggiore vocazione gravity con le sue piste ripide e tecniche, Molveno è più indicata per chi vuole progredire nello sport seguendo sentieri flow, godendo anche della vista magnifica sul lago. Andalo è invece la zona che ha ricevuto le più recenti attenzioni dei trail builder, con sentieri di difficoltà medio/elevata, ricchi di caratteristiche artificiali. Qui è nato anche il nuovo Trail Center, cuore pulsante di tutte le attività della bike area con una pump track per bambini e adulti.

Ovviamente è possibile collegare le tre zone tramite gli impianti di risalita e trasferimenti pedalati, personalizzando la propria esperienza in Dolomiti Paganella Bike. È nato così uno dei tour più entusiasmanti e sfidanti di questa destinazione, Bear Trails, seguendo alcuni dei trail naturali e artificiali più belli dell’altopiano dolomitico (circa 59 km, 1.000 m di ascesa pedalata e poco oltre 4.000 m di dislivello negativo).

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