Il campione di handbike, Andrea Conti, ha perso la vita a causa dei danni subiti in un incidente stradale accaduto la scorsa settimana. Invece di essere ad Assisi a gareggiare per quella che avrebbe potuto concludersi con la sua quarta maglia rosa al Giro d’Italia di handbike, era stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Borgo Trento di Verona. La causa? Un incidente sulla strada che collega Bosco Chiesanuova a Cerro Veronese. Pochi giorni fa, all’altezza di una curva che collega i due comuni veronesi, l’handbike di Conti si è scontrata frontalmente con un’auto che proveniva dal senso opposto. Un incidente che ha subito riportato alla mente quello occorso ad Alex Zanardi nel giugno 2020. Classe 1970, Andrea su quella strada in discesa aveva già subìto un grave incidente quando aveva 18 anni, per cui aveva dovuto abbandonare il sogno dell’atletica leggera e della maratona di New York, per intraprendere altre scelte di vita, ma sempre all’insegna dello sport.
«Si stava allenando in vista dell’ultima prova del Giro d’Italia di handbike – spiega il presidente dell’associazione sportiva Gsc Giambenini, Piergiorgio Giambenini – il terreno era viscido, Conti ha rallentato, ma l’impatto è stato violento. È rimasto cosciente fino all’arrivo dei soccorsi, ma arrivato in ospedale è entrato in coma». «Sento telefonicamente sua moglie Elena ogni giorno per avere qualche novità — aveva detto prima della morte — . Noi speriamo tutti in un miracolo».