Ciclismo

INCREDIBILE AL GIRO D’ITALIA NEXTGEN 2023: 24 CORRIDORI SQUALIFICATI PER TRAINO, COSA È SUCCESSO ALLO STELVIO

Lo Stelvio è una salita ricca di fascino, ma lunga (quasi 22 km) e che non lascia respiro (la pendenza media è del 7%). Lo sanno bene i professionisti. E ieri nel corso della tappa regina del Giro Next Gen lo hanno imparato anche gli under 23 che non sono soliti affrontare simili difficoltà. E molti di loro lo hanno fatto pagando un prezzo molto pesante: la squalifica.

In tarda serata è arrivata la decisione della giuria di sanzionare 24 corridori e 4 direttori sportivi per traino lungo la salita dello Stelvio. La loro sanzione consiste in 100 franchi svizzeri di ammenda, 25 punti di penalità nella classifica Uci e la squalifica per quanto riguarda i ciclisti. La sanzione per i direttori sportivi, invece, consiste nel pagamento di 100 franchi svizzeri e nell’esclusione del veicolo dalla manifestazione, senza la possibilità di poterlo sostituire.Forse ti può interessareLotto-Soudal, De Gendt sogna di ritirarsi sullo StelvioIl belga, vincitore della tappa di Napoli al Giro d’Italia, ha parlato di come vorrebbe concludere la sua carriera.

Un episodio che ha lasciato segni nell’ambiente, tra chi tende a minimizzare l’accaduto e chi, invece, è imbarazzato da quanto successo. Proprio come Coppolillo, presente al Giro Next Gen in qualità di direttore sportivo del Team Technipes #inEmiliaRomagna. “Io stanotte non ho dormito – ha dichiarato l’ex professionista – Quasi quasi mi viene da dire dalla vergogna, anche se poi a pensarci bene io non devo vergognarmi di niente. Però imbarazzato lo sono, eccome: io sono nel ciclismo da una vita, ma un traino del genere non l’avevo mai visto. Una roba da mercato”. Il ds è anche molto critico con chi tende a ridimensionare la situazione. “La cosa che mi dà più noia – dichiara – è chi prova a giustificare, dicendo: ma nel ciclismo queste cose succedono. No, non è vero. Non stiamo parlando di una scia o di un aiuto momentaneo: no, ci sono delle immagini che mostrano più di venti ragazzi intorno a macchine e moto come gabbiani intorno alle barche del pesce”.

Secondo Coppolillo a sbagliare sono state “tutte le persone coinvolte: i corridori e chi guidava le ammiraglie. Abbiamo mancato di rispetto agli organizzatori, agli sponsor, al pubblico. Ognuno di noi indossa una maglia e dovrebbe fare di tutto per difenderla e onorarla. Già che il nostro sport ne ha dovute passare parecchie, che bisogno c’era di questa pagliacciata?”.

Una “figuraccia davanti al mondo intero” arrivata anche perché si è dimenticata la vera natura del ciclismo. “Il ciclismo è questo – afferma Coppolillo – è uno sport durissimo che si fa all’aria aperta e che non perdona. Chi non arriva entro il tempo massimo torna a casa, ma in cima alle salite ci si arriva a testa alta e con le proprie gambe. Se si dà tutto quello che si ha non c’è niente di cui vergognarsi. Così come non è un reato rendersi conto di essere inadatti: è vero che lo Stelvio è duro e che questi ragazzi non sono abituati a salite del genere, ma se non si è in grado di affrontare fisicamente e mentalmente una sfida del genere allora si rimane a casa. Non si va in giro ad infangare così il ciclismo”.

Un giudizio quello di Coppolillo che, tra l’altro, arriva con tre dei suoi corridori coinvolti nel misfatto: Luca Collinelli, Matteo Montefiori, Gidas Umbri. “Sono assolutamente consapevoli d’aver commesso una sciocchezza – afferma il ds del Team Technipes #inEmiliaRomagna – Però non mi basta, non mi do pace. Io che ho certi valori, che da corridore avrò preso una multa sì e no, che ogni giorno lasciavo tutto sulla strada, non posso concepire un atteggiamento del genere. Forse è un limite mio, forse sono io che non riesco a far passare il messaggio agli atleti. Sono avvilito e affranto, vado in partenza col cuore stretto”.

Gli altri corridori squalificati sono Agnoletto Blake dell’Ara; Bregoli Riccardo, Franzosi Luca, Gazzola Giovanni e Marocchi Tommaso del G.C. Sissio Team; Freddi Matteo della Btc; Di Silvestro Jacopo, Ferrari Pietro e Ghirardi Lorenzo della Ciclistica Rostese; Ragilo Frank Aron della Dds; Pezzo Rosola Kevin della Gef; Hobbs Alfred Bruce Noah dell’Equipe Contentiale Groupama-FDJ; Manenti Marco della Hoppla’-Petroli Firenze-Don Camillo; De Decker Tijl della Ldd; Magli Lorenzo e Venturini Alessandro (Mastromarco Sensi Fc Nibali); Portello Alessio del Q36.5 Continental Cycling Team; Gudnitz Joshua Amos e Nielsen Lorents Magnus del Team Coloquick; Perani Riccardo del Team Interregionale; Evertsen-Hegreberg Simen (Tirol KTM Cycling Team).

I direttori sportivi coinvolti, invece, sono Wilson Matthew (Ara), Toffali Marco (G.C. Sissio Team), Damilano Giuseppe (Ciclistica Rostese) e Dal Canto Dario (Mastromarco Sensi Fc Nibali).

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