formula uno

F1 GP Australia, la Ferrari di Charles Leclerc dopo la Pole sotto investigazione! Cosa potrebbe succedere?

Neanche il tempo di godersi la Pole position, che Charles Leclerc, vede minata la possibilità di partire davanti a tutti. Il pilota della Ferrari infatti è finito sotto investigazione a causa di una “presunta violazione dell’articolo 33.4 del regolamento sportivo FIA Formula 1 e non conformità con le Note 4 dell’evento del direttore di gara, guidando inutilmente lentamente nel giro di uscita dai box prima del giro lanciato”.

Charles Leclerc è stato convocato per le ore 12.55 italiane (le 20.55 locali). 

L’articolo in questione rileva che “in nessun momento un’auto può essere guidata inutilmente lentamente, in modo irregolare o in un modo che potrebbe essere considerato potenzialmente pericoloso per gli altri conducenti o per qualsiasi altra persona”.

Inoltre, le note sull’evento emesse dal direttore di gara Niels Wittich ogni fine settimana confermano che i piloti devono rimanere al di sotto del tempo minimo sul giro, ed è ciò che il pilota è stato accusato di non aver fatto.

Le note dicono: “Al fine di garantire che le vetture non vengano guidate inutilmente lentamente nei giri durante e dopo la fine delle qualifiche o durante i giri di ricognizione quando l’uscita ai box è aperta per la gara, i piloti devono rimanere al di sotto del tempo massimo stabilito dal FIA tra le linee della Safety Car riportate sulla mappa della pit lane. Il tempo massimo ti verrà comunicato dopo il primo giorno di prove”.

In passato reati simili si sono guadagnati un rimprovero, quindi è improbabile che la pole position di Leclerc sia in pericolo.

Potrebbe rivelarsi più costoso per Tsunoda se ritenuto colpevole, poiché ha già raccolto due rimproveri per aver impedito i reati nel 2022.

Nel 2019 Nico Hulkenberg, Lance Stroll e Carlos Sainz Jr hanno tutti ricevuto rimproveri per aver guidato troppo lentamente nelle qualifiche del GP d’Italia, mentre Sergio Perez ne ha preso uno dopo le prove libere di Singapore. Pertanto speriamo che la Ferrari venga trattata come la Red Bull di Perez.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.