La redazione della testata sportiva News.Superscommesse.it ha raggiunto in esclusiva Alberico Di Cecco, grande maratoneta italiano e vincitore, tra le altre, della maratona di Roma nel 2005, anno in cui ha stabilito il suo record personale di 2h08’02”. In quest’intervista, Di Cecco si esprime proprio sui ricordi di quel successo, sulla crescita della manifestazione sportiva della Capitale e sulle prospettive della Nazionale alle prossime Olimpiadi.
Dal 1996 fino al 2007 ha partecipato quasi a tutte le principali maratone italiane, centrando podi e vittorie tra cui Roma, Torino, Ragusa, Venezia e tante altre. Tra pochi giorni ci sarà la Maratona di Roma, che hai vinto nel 2005 stabilendo il tuo record personale. Che emozioni hai provato durante quella corsa e che ricordi ti porti dietro di quel giorno?
“È stata una maratona che mi ha proiettato a livello internazionale. Non ero nuovo a questi palcoscenici, perché già ero nel giro della Nazionale, ma la Maratona di Roma è stata la prima volta nella quale ho interpretato da protagonista. Venivo dalla vittoria alla Maratona di Torino, avevo fatto l’esperienza delle Olimpiadi, dunque mi ero presentato nel 2005 con grande maturità agonistica. Inoltre, avevo già corso a Roma nel 2003, arrivando terzo sempre in 2 ore e 8 minuti, quella gara viene ricordata un po’ meno. L’edizione in cui ho vinto stavo molto bene, ho cercato proprio di puntare al successo. Anche grazie alla Federazione Italiana di Atletica Leggera ho potuto allenarmi all’estero con Stefano Baldini, facendo del lavoro di altissimo livello. Ero consapevole di poter correre bene, senza presunzione”.
A Roma quest’anno sarà un’edizione da record, con oltre 40 mila persone tra la maratona, la stracittadina e la staffetta. Secondo lei, qual è la chiave del successo e della crescita di questa manifestazione sportiva che ogni anno attira runner da tutto il mondo?
“È Roma. Non è solo la nostra Capitale, ma un vero e proprio brand. La possibilità di correre in una città come questa, ferma ad aspettare il passaggio dei podisti, credo sia veramente la motivazione più importante. A questo, aggiungiamo che negli anni la comunicazione, l’organizzazione e lo standard della Maratona di Roma hanno raggiunto i livelli più alti in tutto il mondo”.
Capitolo Olimpiadi. La spedizione azzurra si prepara all’edizione di Parigi, come vede i nostri atleti ed in quali discipline potremmo puntare ad una medaglia?
“Negli ultimi anni il mondo dello sport, anche grazie alle nuove tecnologie, nuove calzature, sta avendo una forte evoluzione. (…) Quest’anno, con gli ultimi risultati raggiunti, credo che proprio dalla maratona si potrebbe riuscire ad avere qualche sussulto. I più recenti risultati hanno visto gli italiani scendere sotto il muro delle 2 ore e 8 minuti, tempo che potrebbe comunque regalare una medaglia. Mi viene da pensare, poi, anche al salto in lungo e al salto in alto, discipline in cui abbiamo atleti emergenti e forti, anche qui mi aspetto delle medaglie. In generale, il 2024 è iniziato molto bene”.