I caschi da un certo punto di vista inquietanti che erano apparsi a Camaiore durante la cronometro della Tirreno-Adriatico lo scorso lunedì saranno presto respinte al mittente. L’Unione Ciclistica Internazionale (Uci) è pronta a rivedere la sua decisione di approvare i caschi oversize della Visma-Lease di Jonas Vingegaard, dell’araba Bahrain-Merida e di altri team. Intanto, ieri ha proibito l’utilizzo del “calzino da collo” che chiude (per renderli più aerodinamici?) gli elmetti della Soudal di Alaphilippe, considerandolo “elemento non essenziale e più orientato alla performance che alla sicurezza dell’atleta”.
Questa è la risposta tardiva ai numerosi commenti tra l’ironico e lo sdegnato apparsi sul web e al rischio che lo spettacolo televisivo del ciclismo si trasformi in un grottesco Muppet Show o, per restare in zona, in una sfilata del carnevale di Viareggio. “Li usiamo, autorizzati, da 18 mesi – ha spiegato un responsabile del produttore Specialized – e abbiamo speso grandi risorse per sviluppare il prodotto con i corridori. Siamo sconcertati”.
Lo spettacolo ieri è stato offerto dalle ruote più veloci del mondo, che, per cambiare, parlano fiammingo. A Follonica ha vinto il numero 1 del settore, Jasper Philipsen (sei tappe al Tour de France nel curriculum), bravissimo a sfruttare traiettorie e scia del connazionale Merlier bruciandolo negli ultimi 100 metri.
Volata nervosa: retrocesso Girmay per cambio di direzione, ammonito il nostro Milan per “intimidazioni verso altro corridore”. Il friulano cercava abbuoni in volata e negli sprint intermedi per strappare la maglia azzurra di leader allo spagnolo Ayuso che l’ha difesa dando il via libera a una fuga da lontano che si è mangiata tutti i bonus dei traguardi volanti. Milan (che è a 12” dal leader) ma sopratutto Ganna (a 1”) ci riproveranno oggi tra Volterra e Gualdo Tadino, in una frazione che presenta molti trabocchetti. Da domani a domenica, spazio agli uomini di classifica con Vingegaard che non ha nessuna intenzione di replicare il secondo posto del 2022.