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ESCLUSIVA, Giancarlo Padovan: “A Genova Napoli spento e irriconoscibile, prossime due partite già decisive per Garcia. De Laurentiis dovrebbe prendersela con se stesso…”

Nel pieno della settimana che ha segnato il ritorno della Champions League, la redazione di News.Superscommesse ha intervistato il giornalista Giancarlo Padovan. Tra i temi affrontati in quest’intervista esclusiva il clamoroso esito della stracittadina della Madonnina, ma anche i primi momenti di difficoltà di Rudi Garcia sulla panchina del Napoli. Ecco un estratto delle dichiarazioni di Padovan sul rendimento del club partenopeo.

Cosa sta succedendo al Napoli? Detto che sarebbe stato difficile per tutti sostituire Spalletti dopo lo scudetto, pensa che Garcia corra il rischio di rompere il “giocattolo”?
“Prima del via del campionato pensavo che il Napoli avesse tutto per rivincere lo scudetto e lo penso ancora, a patto che Garcia non rovini tutto. A Genova per 70 minuti si è vista una squadra spenta, con alcuni dei cardini dello scudetto, su tutti Lobotka e Anguissa, irriconoscibili. Non concordo che sarebbe stato difficile per tutti sostituire Spalletti, anzi, tengo a dire che ero stato l’unico in Italia a esprimere perplessità sull’ingaggio di Garcia. Mi descrivono De Laurentiis furibondo, ma dovrebbe prendersela con sé stesso per questa scelta. Evidentemente pensava che sarebbe bastato tenere quasi tutta la rosa e prendere un allenatore qualsiasi per ripetersi. La realtà è che Garcia si era “isolato” volontariamente in Arabia e ora si è ritrovato in mano un biglietto vincente della Lotteria che non sa però come sfruttare”.

“Chi avrei preso al suo posto? Alternative italiane ce n’erano tante, da Italiano a De Zerbi fino a Conte, ma evidentemente De Laurentiis non ha voluto spendere. Il Napoli può ancora aggiustare la situazione e ripetersi, ma già le prossime due partite contro Braga e Bologna saranno delicate. Se la stagione non gira subito Garcia può diventare un bersaglio anche per la tifoseria. Comunque non dimentichiamoci che al termine della prima stagione in città campeggiavano gli striscioni contro Spalletti e sappiamo com’è andata a finire…”


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