Nel bel mezzo della semifinale di Coppa Davis 2024 tra Italia e Australia, arriva un annuncio che nessuno si aspettava. Sabato 23 novembre, Novak Djokovic ha rivelato sui social media che Andy Murray, ritiratosi dopo i Giochi di Parigi 2024, dove il serbo ha finalmente conquistato l’oro olimpico, diventerà il suo allenatore in vista degli Australian Open di gennaio.
Djokovic, l’ultimo dei “Big Four” ancora in attività dopo i ritiri di Rafael Nadal e Roger Federer, ha deciso di collaborare con Murray per raggiungere nuovi traguardi. Con 24 titoli del Grande Slam all’attivo, Djokovic si è trovato quest’anno per la prima volta dal 2017 senza aggiungere nuovi trofei del massimo circuito ATP.
Dopo aver concluso la collaborazione con Goran Ivanisevic lo scorso marzo, Djokovic ha scelto Murray, tre volte vincitore di Slam e due volte campione olimpico, per aiutarlo a conquistare il 25° titolo del Grande Slam. “Abbiamo gareggiato l’uno contro l’altro fin da ragazzi. Per 25 anni, siamo stati rivali e ci siamo spinti oltre i nostri limiti,” ha commentato Djokovic. “Pensavo che la nostra storia fosse finita, ma invece, è solo l’inizio di un nuovo capitolo. Benvenuto a bordo, coach Andy Murray!”
Murray, altrettanto entusiasta, ha dichiarato: “Mi unirò al team di Novak per la preparazione stagionale, aiutandolo a raggiungere i suoi obiettivi agli Australian Open. Non vedo l’ora di lavorare al suo fianco.”
I due campioni si sono affrontati ben 36 volte, con Djokovic che ha prevalso in 25 occasioni. Una delle vittorie più memorabili di Murray è stata nella finale di Wimbledon del 2013, dove divenne il primo britannico a vincere il singolare maschile dai tempi di Fred Perry nel 1936.
Questo annuncio ha lasciato il mondo del tennis in trepidante attesa di vedere come questa nuova collaborazione influenzerà il futuro del tennis mondiale.