atletica

Alex Schwazer compie 39 anni: le nuove sfide del 2024

Non è il compleanno che aveva desiderato, o almeno quello che sperava potesse rivelarsi dopo l’ennesimo anno passato a correre a perdifiato, aspettando che dalle stanze dei tribunali dello sport arrivassero le notizie a lungo sospirate. Attese vane, perché Alex Schwazer evidentemente deve scontare qualche colpa contratta in una vita precedente, se è vero che l’accanimento dell’istituzioni nei suoi confronti non ha precedenti nel variegato mondo dello sport. Così, nel giorno in cui spegne 39 candeline, l’olimpionico di Pechino 2008 non può far altro che alzare gli occhi al cielo e provare a immaginare un 2024 diverso da quello che in cuor suo avrebbe sperato che fosse. Anche se poi il foglio bianco resta bianco, e quindi tutto da scrivere.

Parigi, quando mercoledì 1° agosto alle 7,30 di mattina partirà la gara della 20 chilometri di marcia, l’altoatesino nella migliore delle ipotesi sarà davanti alla tv. Quella però era la data che aveva segnato sul calendario da tempo immemore, deciso a giocarsi l’ultima carta olimpica della carriera dopo essersi visto negare quelle di Rio e Tokyo (a Londra fu lui a tirarsi fuori dai giochi, complice la confessione seguita alle accuse di doping e la ricostruzione di come si procurò le sostanze vietato in Turchia). Una colpa che Alex credeva (a ragione) di aver già pagato, ma che per qualcuno era ancora troppo mite come pena, tanto da volerne vedere la radiazione a vita (in una certa misura, questa è arrivata)… Continua a leggere

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