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Boxe: scoperto un sistema per manipolare i risultati a Rio 2016, l’azzurro Clemente Russo aveva ragione?

Come si legge tra gli atlri su Tuttosport.com, rischiano di essere un caso i tornei di pugilato delle Olimpiadi di Rio 2016. La prima fase dell’indagine indipendente svolta da Richard McLaren ha evidenziato un “sistema per manipolare i risultati degli incontri di pugilato a Rio 2016”. A rivelarlo è lo stesso Umar Kremlev, dal 2020 presidente della Federazione internazionale di pugilato (Aiba). In una nota annuncia che “l’Aiba prende atto con preoccupazione e conferma che sono state attuate ampie riforme per garantire l’integrità nelle sue competizioni. Ora dobbiamo esaminare attentamente il rapporto e vedere quali passi sono necessari per garantire giustizia”. Per decisione del Cio, che ha commissariato l’ente, l’Aiba non ha organizzato i match di Tokyo.


Dopo la pubblicazione dei risultati delle prima fase dell’indagine, è intervenuto all’Ansa Clemente Russo, sconfitto ai quarti dalla medaglia d’oro del torneo dei massimi di Rio, il russo Evgeny Tishchenko. Queste le sue parole: “Questa inchiesta deve andare avanti, e chi ha sbagliato deve pagare. Fosse per me farei rifare tutti i combattimenti, compreso il mio contro Tischenko. Ma, visto che non è possibile, dovrebbero almeno ridare indietro le medaglie”. “Certi verdetti sono già scritti”, disse al tempo il coach, Francesco Damiani, a proposito della sconfitta ai punti di Russo. Ora l’azzurro, che nel fratempo ha appeso i guantoni, dice invece di sperare che “almeno questo sia un buon inizio per un nuovo pugilato ai Giochi”.

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