Triathlon: prepararsi per la mezza maratona
La mezza maratona è un obiettivo stimolante e raggiungibile: dal punto di vista mentale è poco più impegnativa di una 10 chilometri ma decisamente meno stressante di una maratona.
FONTE: ENDU–5, 10, 21, 42. Non sto dando i numeri. Come avrete capito, parliamo di alcuni dei traguardi più importanti nel percorso di ogni runner agonista.
Che voi siate dei neo-runner o runner più esperti, la 21 chilometri può essere la distanza perfetta su cui mettersi alla prova.
I 21 km della mezza maratona sono buon compromesso per porsi un obiettivo stimolante e raggiungibile: dal punto di vista mentale è poco più impegnativa di una 10 chilometri ma decisamente meno stressante di una maratona per l’apparato muscolare, osteo-articolare, tendineo e organico.
Alla base della corsa, però, qualunque distanza si voglia raggiungere, oltre alla preparazione, sono necessarie tenacia, determinazione e motivazione.
Con un allenamento adeguato e l’atteggiamento mentale giusto, quindi, chiunque può correre una mezza maratona.
E chi meglio del nostro ospite di oggi, può spiegarci tutto questo?
“Daniel Fontana! Il più forte triatleta italiano, che negli ultimi anni ha scelto di concentrarsi sulla distanza più massacrante, l’Ironman: 3,8 chilometri di nuoto in acque libere, 180 chilometri in bici e, per finire, una maratona.
Daniel, è un grande esempio di forza, tenacia e determinazione.
Nel 2014 è stato il primo italiano uomo a vincere una prova del circuito Ironman.
Nel 2015 ha avuto un piccolo stop per un’operazione, ma l’anno dopo ha scritto una nuova pagina nella storia del triathlon italiano – il secondo oro della sua carriera nel circuito mondiale – e nel 2018, anche la terza vittoria.
Con i suoi suggerimenti – e qualche piccolo segreto – riuscirete ad arrivare al traguardo vittoriosi e a testa alta!
Organizzazione, disciplina e costanza sono gli ingredienti giusti per iniziare!
Occorre pianificare la gara con sufficiente anticipo, per preparare il proprio corpo alla distanza, dedicando il giusto tempo all’allenamento.
Spesso i principianti commettono due errori: o eccedono con l’allenamento (ignorando il loro corpo e rischiando infortuni) o non si impegnano abbastanza.
Il segreto è trovare il giusto punto di equilibrio!
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