
Carlos Sainz ha dominato per tre ore la mattina dei test del Day 2 al Circuit de Barcelona, ma è stato Daniel Ricciardo, su MCL6, a fare il miglior tempo finale. Il pilota della McLaren ha montato un nuovo treno di gomme medie (C3) e in un breve tentativo ha fatto segnare il tempo di 1:20-355 con il quale ha abbassato l’ 1:20.546 della Ferrari, con la stessa mescola.
È vero che Sainz ha sempre fatto i suoi record all’inizio di un round medio, e non in un tentativo specifico, e ha gradualmente abbassato i suoi record. È anche vero che avrebbe potuto migliorare ancora di più, perché nei giri successivi si è dedicato a dissimulare un po’ le potenzialità della F1-75. Ha segnato prima il primo settore in viola e ha rilanciato nei due successivi. E poi ha segnato di nuovo in viola il secondo settore per alzarsi alla fine. L’auto gli risponde e questo sembra importante.
Carlos è molto contento dell’equilibrio che la nuova Ferrari ha mostrato in tutti i tipi di condizioni e con diverse impostazioni e questo gli dà fiducia per ciò che verrà, che sta mettendo a punto le prestazioni nel secondo test in Bahrain e poi per il prima gara nella stessa tappa (18-20) marzo. È certo che non attribuisce la massima importanza al fatto che Ricciardo lo ha superato in questa sessione mattutina.
In assenza di un solo pomeriggio di lavoro a Montmeló, il madrileno è relativamente soddisfatto di ciò che ha visto nella sua macchina, soprattutto, della sua nobiltà , della sua affidabilità, e che deve contenersi per non mostrare tutto il potenziale. Segni molto buoni. La Ferrari è stata la seconda vettura con il maggior numero di giri della mattinata, 65, contro i 66 di Schumacher e Ocon.
I piloti nascosti
Checo Pérez è arrivato ottavo nella sua prima giornata intera con la Red Bull. La sua RB18 si è fermata intorno alle 12:30 (il primo guasto in due giorni di test) e prima ancora si era dedicato al lavoro con i sensori e alla raccolta dati , con pochissime possibilità di mettersi in mostra. Si dice che mercoledì Verstappen non abbia utilizzato affatto il DRS e che il messicano debba aver seguito lo stesso percorso. Nessuno dubita che sarà una delle vetture da battere nel corso del 2022 e che continuano a raccogliere dati per le nuove parti della prima gara. Non è mai uscito dalla mescola C2 (dura), senza mai guidare con la C3.
Lewis Hamilton ha fatto più o meno lo stesso. Il pilota Mercedes, nono dopo una divertente mattinata con la W13, con lavoro aerodinamico e sessioni C2 (duro) di accumulo di lavoro e dati per il futuro. I tempi, nel suo caso, non sembrano avere importanza, visto che ha già dovuto alzare il piede più volte mercoledì nei suoi giri.