
Notizia a sorpresa. Tadej Pogacar non correrà la gara in linea dei Giochi olimpici di Parigi, il prossimo 3 agosto. L’asso sloveno, reduce dal trionfo al Tour de France, ha annunciato forfait ufficialmente per “stanchezza” dopo le tre settimane francesi. Nella corsa olimpica, come in ogni altra gara a cui partecipi, Pogi sarebbe stato il favorito numero uno. In effetti, durante l’ultima conferenza stampa del Tour, Pogacar non aveva mai nominato le Olimpiadi, dichiarandosi invece desideroso di conquistare la maglia iridata, a fine settembre a Zurigo. La prossima apparizione in gara di Pogacar sarà il 13 settembre nel Gp Quebec, in Canada.
Il motivo, tuttavia, secondo Repubblica, sarebbe più profondo e personale dietro la rinuncia di Pogacar alla prova olimpica. La federazione slovena non ha convocato per i Giochi la sua fidanzata, Urska Zigart, nonostante i risultati. Zigart ha vinto i campionati nazionali a crono e in linea, con vantaggi enormi sulle sue connazionali Urska Pintar e Eugenia Bujak, invece convocate per i Giochi. La decisione di Pogacar sarebbe dunque una sorta di ripicca nei confronti della Federazione slovena, attaccata già durante il Tour de France: “Non ci sono parole, ha vinto due titoli nazionali, è la miglior slovena nelle corse a tappe e non l’hanno chiamata. Sta così bene con la maglia della nazionale. Sempre orgoglioso di te” aveva scritto su Instagram Pogacar. Zigart, presente nelle ultime tappe del Tour dopo un buon Giro d’Italia (l’ha chiuso al 12° posto) aveva ripostato il commento, aggiungendo: “Potrei dire e scrivere tante cose. Ma preferisco scivere la mia storia a testa alta. Non è facile da accettare, ma alcune battaglie si perdono prima di cominciarle”. Pogacar sarà sostituito dal suo gregario alla UAE Domen Novak. La Slovenia schiererà anche Mohoric, Tratnik e Mezgec: una formazione certamente non all’altezza del potere conquistato negli ultimi anni dal piccolo paese ex-jugoslavo. A quattro giorni dal via dei Giochi, la Slovenia non ha ancora i suoi portabandiera nella cerimonia di apertura dei Giochi. In caso di presenza, Pogacar lo sarebbe stato certamente.