
La Volta a Catalunya è diventata il parco giochi del miglior ciclista del mondo: Tadej Pogacar. In attesa del duello con Vingegaard al Tour e con il Giro ormai alle porte, lo sloveno continua a essere giudice di tutto ciò che contesta. Nessuna amnistia. Gli è sfuggito solo il monumento più speciale, la Milano-San Remo, ma il resto dei giorni in cui è salito in bici sono stati per vincere.
Chiude la tappa catalana con tre vittorie, dopo quella ottenuta oggi a Queralt, in una tappa di montagna con oltre 4.000 metri di dislivello che ha dominato a piacimento, umiliando Visma e assicurandosi una classifica generale che ha certificato nella prima giornata di i Pirenei. Un dominio offensivo che si estende da febbraio a ottobre e fa capire che ha bisogno di “stimoli danesi” per esaminarsi veramente.
Per gli italiani, bene Antonio Tiberi, sesto ad una manciata di secondi dalla quarta piazza di Enric Mas, mentre Lorenzo Fortunato (Astana-Qazaqstan) è nono a 2’34”, avanti ad Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe): i due entrano in top 10 della generale.