ginnastica

Mondiali ginnastica artistica, l’Italia al quarto posto


Beffa per la nazionale italiana, fermatasi a poco più di un punto da un podio mondiale storico nella prova a squadre che alla ginnastica artistica azzurra manca addirittura dal 1913. A condannare la nazionale un’incredibile caduta di Yumin Abbadini al cavallo con maniglie, all’ultima prova dell’ultima rotazione. Tutta la squadra azzurra (oltre ad Abbadini, sono scesi in gara Lorenzo Casali, Matteo Levantesi, Carlo Macchini e Nicola Bartolini) era pronta a fare festa. E invece no, al terzo posto è salita la Gran Bretagna, padrona di casa, dietro all’inarrivabile Cina e al Giappone. Tra britannici (247.229) e Italia (245.995) una differenza di 1.2 punti, un’inezia, un’unghia in una prova infinita come quella a squadre. Ed era già storica la presenza dell’Italia, argento al Mondiale di Monaco, nella finale della gara che misura il valore complessivo di un movimento, cosa mai accaduta nel XXI secolo.

Il podio avrebbe garantito anche il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Se ne riparla tra un anno ad Anversa. A trionfare è stata la Cina (257.858), che ha battuto il favorito Giappone (253.395). A fare la differenza sono state la rotazione surreale alle parallele (15.766 di Jingyuan Zou, 14.866 di Hao You, 14.366 di Boheng Zang), il superbo volteggio di Boheng Zhang (14.966) e i magici anelli di Zou (14.866) e Hou (14.633), senza sottovalutare il 14.666 alla sbarra di Wei Sun e la solidità di Jiaxing Yang. Quinto posto per gli Stati Uniti (245.692), poi Spagna (244.027), Brasile (241.362) e Corea del Sud (232.828).

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