
Il team Red Bull è stato costretto a intervenire sulla propria vettura per eliminare un sistema che permetteva di variare l’altezza del pavimento della vettura durante la stagione, tra le qualifiche e la gara. Questo sistema, secondo la BBC, è totalmente vietato e violerebbe le regole del parco chiuso.
I concorrenti hanno avvertito la FIA dell’esistenza di un dispositivo nell’abitacolo delle vetture per regolare l’altezza della parte anteriore del pavimento, hanno riferito i media inglesi. Anche la Red Bull ha ammesso l’esistenza di questo dispositivo, anche se è inaccessibile una volta che l’auto è assemblata e pronta per la gara.
Questo cambio di assetto avrebbe dato un vantaggio aerodinamico alla Red Bull, poiché i team devono mantenere la stessa altezza da terra della propria vettura sia in qualifica, con solo cinque litri di benzina, sia in gara, con più di cento litri. Pertanto, se la Red Bull potesse regolare le sue altezze a seconda che si tratti di qualifiche o di gara, ciò influenzerebbe positivamente e notevolmente l’aerodinamica della vettura, permettendo di abbassare la vettura durante le qualifiche per ottenere più aerodinamica e poi rialzarla durante la gara per evitare che il terreno tocchi l’asfalto. La parte in questione che poteva essere regolata era il cosiddetto “bavaglino” o “vassoio del tè”, la parte anteriore del pavimento al centro della vettura. Secondo un comunicato della FIA, “qualsiasi regolazione allo sgombero del pettorale anteriore in condizioni di parco chiuso è severamente vietato dal regolamento”.
“Nonostante non abbiamo ricevuto alcuna indicazione che qualche squadra utilizzi un tale sistema, la FIA rimane vigile nei nostri continui sforzi per migliorare la supervisione di questo sport”, ha sottolineato la FIA in un comunicato recente.