
Jonathan Milan ha segnato una doppietta. Dopo il successo ad Andora, il ciclista friulano della Lidl-Trek, in maglia ciclamino, ha dominato la volata, superando Merlier (retrocesso per un comportamento scorretto nei confronti di Molano) e Groves. L’Abruzzo sembra essere un luogo fortunato per Milan, che l’anno scorso aveva conquistato la sua prima vittoria al Giro a San Salvo. Dopo 207 chilometri, Francavilla è tutta per lui: su quattro volate, due vittorie e due secondi posti, oltre al 5° posto a Lucca, primo del gruppo ma superato da una fuga a quattro. Non c’è dubbio, Milan è il velocista più forte del Giro. Pogacar mantiene senza problemi la maglia rosa, ma deve fare i conti con la caduta di uno dei suoi gregari da montagna, Grossschartner. Una tappa rapidissima, con una media di oltre 47: la più veloce della storia tra le tappe del Giro superiori ai 200 km.
Tuttavia, non sono giorni tranquilli per il Giro. Prima della partenza, il quinto della classifica generale, il belga Cian Uijtdebroeks, ha dovuto ritirarsi, lasciando la maglia bianca a Tiberi: un virus respiratorio, lo stesso motivo del ritiro di uno degli altri due del giorno, Stefano Oldani. Prima della Bocca della Selva, si erano ritirati per motivi simili, Kanter, Vernon, Mayrhofer e Kooij. “C’è un virus nel gruppo”, ha rivelato Edoardo Affini prima della partenza, poi andato in fuga con il compagno di squadra Van Dijk: in pratica, metà dei quattro ancora in gara della Visma-Lease a Bike erano in testa. Un’azione senza grande successo, considerando il percorso molto semplice tra Foiano di Val Fortore e Francavilla al Mare. La fuga si esaurisce sui lunghi rettilinei della Statale Adriatica. Si arriva alla volata, senza treni e con una brutta caduta di Fabio Jakobsen a -300. Merlier parte, poi commette un errore e blocca Molano, mentre Milan scatta con la sua straordinaria potenza e fa il bis.