Jannik Sinner criticato da colleghi “falliti” dopo l’assoluzione dell’ITIA
Dopo la notizia che Jannik Sinner è risultato positivo al Clostebol durante il Masters 1000 di Indian Wells, molti tennisti si sono espressi contro la decisione del Tribunale Indipendente ITIA (Qui la sentenza), che ha dichiarato innocente Sinner. Il numero uno al mondo è risultato positivo a una quantità infinitesimale di Clostebol, una sostanza vietata, rilevata nelle sue urine in una quantità inferiore a un miliardesimo di grammo. Questo farmaco è incluso nell’elenco delle sostanze proibite dall’Agenzia mondiale antidoping.
Sinner e il suo team hanno spiegato che la positività è dovuta a un taglio sul dito, trattato dal suo fisioterapista con uno spray, un farmaco da banco acquistato dallo stesso trainer, applicato con un massaggio senza guanti. È così che il Clostebol è entrato in contatto con la pelle del tennista.
Nick Kyrgios, finalista di Wimbledon 2022, ha espresso il suo disappunto sui social network: “Ridicolo, accidentale o pianificato. Ti testano due volte con una sostanza vietata (steroide)… dovresti stare fuori per 2 anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Un massaggio… ovviamente perfetto,” ha scritto l’australiano.
Anche Denis Shapovalov, numero 10 del mondo nel 2020, e Lucas Pouille, ‘top ten’ nel 2018, hanno commentato la situazione. “Regole diverse per giocatori diversi,” ha detto il canadese. “Cosa succede ai giocatori squalificati per sole 3 assenze e mai risultati positivi?” ha aggiunto il francese.
Nonostante le critiche, la decisione del Tribunale Indipendente ITIA sottolinea l’innocenza di Sinner, riconoscendo che la positività è stata accidentale e non intenzionale.
Sulla Gazzetta dello Sport, dalla parte di Sinner si schiera anche il presidente della Fitp Angelo Binaghi, sentito dall’agenzia di stampa Lapresse: “Le critiche dei colleghi a Sinner? Sono arrivate dai più cretini e i più frustrati, quelli che avevano più mezzi tecnici di Sinner a disposizione per diventare numero uno al mondo e che invece hanno fallito miseramente”.