7 Dicembre 2024

Un Ali salirà ancora una volta su un ring di pugilato. La leggenda di Muhammad Ali trascende tutte le generazioni. Dei suoi nove figli, solo Laia, nata dal terzo matrimonio di ‘The Greatest’, ha seguito le sue orme. La sua eredità non è paragonabile a quella di suo padre, sebbene per molti anni sia stata considerata la migliore combattente donna della storia. L’emergere di nomi come Claressa Shields, Amanda Serrano o Katie Taylor (prima di loro anche Cecilia Braekhus) apre il dibattito su quella lista storica, ma Laia è stata molto grande: si è ritirata imbattuta in 24 incontri (21 vittorie per KO) ed è stata undici volte campione del mondo (in due pesi).

A parte lei, nessuno dei parenti più stretti di Cassius Clay aveva voluto tentare la fortuna con le sedici corde, fino a quel momento. Sarà suo nipote, Nico Ali Walsh, a dimostrarlo. Il giovane, 20 anni, è il figlio della figlia più giovane di ‘The Greatest’, Rashida e Robert Walsh, ex sergente del Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Nico ha un’esperienza amatoriale di 30 combattimenti e ha deciso di entrare in campo professionistico questo sabato (nei duelli precedenti Franco vs Moloney 3 ).

Il destino ha voluto che si verificasse un’importante coincidenza. Nico Ali Walsh debutterà con di Top Rank (ha firmato un contratto multi-fight), che è gestito da Bob Arum. Il veterano promotore 89enne è stato anche il manager di suo nonno dal 1966 , quando era vicepresidente della società Main Bout, che Ali stesso aveva creato per promuovere i suoi eventi. Arum è uno dei promotori più rinomati della storia (ha fondato la sua società nel 1976) e ha riconosciuto in più occasioni che la prima volta che ha visto un incontro dal vivo è stato quando ha organizzato il primo duello con Ali (contro George Chuvalo nel 1996 ).

Nico Ali Walsh non avrà un esordio facile. Affronterà l’americano Jordan Weeks (4-1, 2 KO) in un incontro di quattro round dei pesi medi. Oltre al complicato rivale, sarà presente la pressione dell’eredità di suo nonno. Nico viene allenato da Sugarhill Steward, l’handler di Tyson Fury. 

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