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Il calcio inglese inizia a vietare i colpi di testa nelle partite dei bambini per prevenire la demenza

Il rapporto tra la malattia mentale in età adulta e la pratica di sport che richiedono il contatto è sempre più studiato dagli organismi agonistici. Nel calcio, nel rugby o nel football americano ci sono innumerevoli studi che hanno dimostrato che ha una relazione diretta, quindi ci sono già organizzazioni che vogliono prevenirlo.

Uno dei primi importanti ad agire direttamente è la Federazione inglese, la FA. A partire da questa estate applicheranno il divieto di colpi di testa nelle partite tra squadre con bambini di età inferiore ai 12 anni . Se i test andranno bene, chiederanno di farlo stabilmente dalla stagione 2023-2024

Questa decisione è stata già studiata in maniera molto più residuale in alcuni tornei minori, ma il proliferare di malattie degenerative nel cervello ha reso sempre più necessario accelerarne l’introduzione.

L’IFAB (International Football Association Board), l’organismo che stabilisce le regole del calcio, ha approvato la richiesta della FA, che coordinerà questa nuova norma nei centri di allenamento, leghe, club e scuole del Paese. 

L’obiettivo è chiaro: “Se questo test avrà successo, i colpi di testa saranno eliminati in tutte le partite under 12 e nelle divisioni inferiori dalla stagione 2023/24”, hanno confermato in un comunicato.

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