6 Febbraio 2025

Soccorso in acqua da una medaglia di bronzo ai mondiali di Budapest nel 2017. Federico Vanelli, 33 anni, nuotatore professionista di Lodi, componente delle Fiamme oro, è stato autore di un gesto straordinario, un salvataggio in mezzo all’Adda di un bambino di 12 anni trascinato dalla corrente del fiume e che rischiava di annegare. L’episodio è avvenuto sabato pomeriggio alla Cava di Lodi.

«Intorno alle 16.15 sono arrivato con degli amici vicino all’Adda – racconta il nuotatore Federico Vanelli -. Improvvisamente ho sentito urlare e chiedere aiuto, ho pensato fosse scoppiata una rissa, invece ho notato che un ragazzino era finito in mezzo al fiume e rischiava di annegare. In quegli istanti nessuno interveniva, le barche ormeggiate erano ferme e la corrente era molto forte. L’Adda non perdona. Allora mi sono lanciato per soccorrerlo». Così il ragazzino, nordafricano, è stato portato in salvo dal 33enne, che ha agito sotto gli occhi spaventati della famiglia del bambino.

 «La corrente era fortissima sabato pomeriggio – sottolinea Vanelli -. Allora, conoscendo la zona, visto che sono originario di Zelo Buon Persico, ho pensato di nuotare controcorrente per una ventina di secondi. Così mi sono avvicinato al ragazzino e sono riuscito a metterlo in salvo portandolo sulla riva opposta. È stata una bella emozione. Gli ho detto di stare tranquillo perché c’ero io con lui». 

Vanelli ha trovato il coraggio di intervenire nelle acque del fiume anche pensando alla tragedia avvenuta sempre nell’Adda qualche giorno fa, con il ritrovamento del cadavere di un 25enne scomparso a Cassano d’Adda e ritrovato a Lodi. «Non nascondo che in quegli istanti ho pensato anche alla tragedia avvenuta nei giorni scorsi – spiega l’atleta -. Non poteva capitare di nuovo».

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