
Fabio Jakobsen, il coraggioso ciclista olandese della Picnic PostNL, si prepara ad affrontare una nuova battaglia, stavolta lontano dalle strade su cui ha costruito la sua carriera. Dopo un anno di tormenti causati da un’occlusione sanguigna alle arterie posteriori, un nemico invisibile che ha minato la forza delle sue gambe, Jakobsen ha deciso di sottoporsi a un’operazione chirurgica complessa e decisiva. L’intervento è stato un successo, ma per l’atleta il percorso di rinascita è appena iniziato.
Un’operazione che il 28enne non esita a definire “vecchia scuola”, un’apertura chirurgica che ha richiesto la divisione verticale dei muscoli addominali per accedere alle arterie compromesse. “Mi sento come un nonno malandato”, ha scherzato Fabio, mostrando la sua immancabile ironia nonostante il dolore. “La parte più difficile è stata superare la terapia intensiva e affrontare i giorni successivi: i muscoli addominali sono stati messi alla prova, ed è lì che provo più dolore, più che alle gambe”.
L’atleta sa bene che la strada della riabilitazione sarà lunga e non priva di ostacoli. “In pochi giorni si perde la forma fisica, ma per fortuna sono ancora giovane e posso recuperare”, ha dichiarato con determinazione. Per Jakobsen, la decisione di operarsi non è stata semplice ma necessaria: “Senza questa operazione, avrei dovuto smettere di andare in bici”. Ora guarda al futuro con ottimismo, consapevole che ogni giorno di recupero sarà una pedalata verso la sua completa rinascita.
Con una grinta da vero campione e l’intensità che lo contraddistingue, Fabio Jakobsen si avvia a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera. Il primo controllo, previsto tra quattro settimane, sarà il punto di partenza per un piano di riabilitazione personalizzato. E chissà, il vento potrebbe riportare presto il sorriso sul volto di questo guerriero, che non smette mai di lottare. Forza Fabio, il ciclismo ti aspetta!