
Chiunque abbia una passione autentica per il tennis non può che aver amato Fabio Fognini, un giocatore capace di conquistare con il suo talento, la sua personalità travolgente e il suo spirito ribelle. Istrionico e anticonformista, Fognini non si è mai piegato agli schemi, regalando al pubblico non solo giocate spettacolari, ma anche momenti carichi di emozione e carattere.
Il suo tennis è stato un mix di arte e istinto, un gioco imprevedibile che ha saputo incantare e spesso sorprendere. Nei suoi anni sul circuito, ha dimostrato di essere un combattente, un talento capace di brillare contro i più grandi e di lasciare un’impronta indelebile nel panorama del tennis italiano.
Ora, a 37 anni, con una carriera costellata di vittorie memorabili e momenti di gloria, il ligure ha annunciato che questo sarà il suo ultimo torneo al Foro Italico.
“Ho deciso che saranno i miei ultimi Internazionali d’Italia”, ha dichiarato Fognini ai microfoni di Sky Sport alla vigilia del suo esordio contro il britannico Jacob Fearnley. Una scelta dettata dal desiderio di lasciare spazio alle nuove generazioni e di riconoscere il naturale ciclo dello sport.
“Voglio dare spazio ai giovani, è giusto così. Ho fatto una bellissima carriera e sono contento, ma come in tutte le cose c’è un inizio e una fine”, ha aggiunto il tennista, lasciando trasparire serenità e soddisfazione per il percorso intrapreso. Tra i ricordi più preziosi della sua esperienza a Roma, Fognini ha citato la vittoria contro Andy Murray, allora numero uno del mondo, nel 2017: “Quella è stata la più bella qui a Roma”.
Con il suo talento fuori dagli schemi e il suo spirito combattivo, Fognini ha scritto pagine indimenticabili nella storia del tennis italiano. La sua decisione segna la fine di un’epoca, ma anche l’inizio di una nuova generazione pronta a raccogliere l’eredità lasciata da uno dei più grandi del nostro sport.