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F1: L’organo di governo mette le “Marmitte” ai piloti!

Londra — I piloti di Formula 1 avranno bisogno di una preventiva autorizzazione scritta da parte dell’organo di governo dello sport per fare “dichiarazioni politiche” dalla prossima stagione dopo un aggiornamento del Codice Sportivo Internazionale.

La versione 2023 del codice, che si applica a tutte le serie riconosciute dalla Federazione automobilistica internazionale (FIA), è stata pubblicata sul sito web dell’organo di governo con le modifiche evidenziate.

La FIA ha aggiunto una nuova clausola riguardante “la generale formulazione e visualizzazione di dichiarazioni o commenti politici, religiosi e personali in particolare in violazione del principio generale di neutralità promosso dalla FIA ai sensi del suo statuto”.

I piloti che rilasciano tali dichiarazioni ora violeranno le regole a meno che la FIA non abbia concesso la previa approvazione scritta.

Il sette volte campione del mondo della Mercedes, Lewis Hamilton, e il quattro volte campione in pensione Sebastian Vettel sono stati tra coloro che hanno rilasciato dichiarazioni politiche durante le gare nelle ultime stagioni.

Hamilton, che è stato un esplicito attivista per i diritti umani e la diversità, ha indossato una maglietta nera nel 2020 con le parole “Arrestare i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor” sul davanti. La maglietta aveva anche una fotografia dell’operatrice medica nera, che è stata uccisa a colpi di arma da fuoco nel suo appartamento di Louisville, Kentucky, da agenti di polizia, con “Say her name”.

La FIA ha stabilito nuove regole pre e post gara per l’abbigliamento dei piloti dopo quell’incidente.

Hamilton ha anche chiesto ulteriori cambiamenti in Arabia Saudita, affermando che quest’anno è rimasto scioccato nel sentire parlare di esecuzioni di massa e ha corso in Medio Oriente con un casco arcobaleno a sostegno dei diritti LGBTQ+.

Vettel ha utilizzato la sua piattaforma per evidenziare questioni che vanno dai diritti LGBTQ+ al cambiamento climatico. Quest’anno ha indossato una maglietta che proclamava “Stop Mining Tar Sands” e “Canada’s Climate Crime” al Gran Premio del Canada. Nel 2021 ha indossato una maglietta color arcobaleno in Ungheria con il messaggio “stesso amore” per protestare contro la legislazione anti-LGBTQ+.

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