Nuoto

Europei Nuoto vasca corta: storica giornata per l’Italia, Oro Razzetti nei 200 farfalla dopo il bronzo nei 200 misti con Ceccon d’argento

Giornata spettacolare per la nazionale italiana di nuoto agli europei in vasca corta di Kazan. Un oro, due argenti, tre bronzi, quattro record italiani e ben undici primati personali nelle semifinali e finali in questa quarta giornata. 647 punti in classifica a + 19 rispetto alla Russia seconda e secondo posto nel medagliere che impenna a quota 21 (4-11-6), superando già il record di Glasgow 2019 (6-7-7).

Di seguito la cronaca della giornata presa dal sito della FEDERNUOTO

200 FARFALLA STORICI. In un minuto, 50″ e 24/100 Alberto Razzetti stravolge la storia dei 200 farfalla: batte l’ungherese campione di tutto Kristof Milak, sbriciola il record assoluto e conquista la prima medaglia d’oro della specialità per il nuoto italiano. Il 21enne di Genova – tesserato per Fiamme Oro e Genova Nuoto My Sport ed allenato da Stefano Franceschi – riesce nell’impresa impossibile, trasforma il sogno in realtà e ci riesce con uno strapotere fisico e tecnico impressionante. Anche Milak ne sembra incredulo, quando ai 175 metri rivolge lo sguardo verso sinistra vedendo la cuffia nera di Razzetti che lo sta bruciando. Il 21 campione olimpico, mondiale e due volte europeo, nonché primatista mondiale in vasca lunga era venuto a Kazan per estendere la propria egemonia anche alla vasca corta; invece si è scontrato con l’esplosiva crescita e determinazione di Razzetti che vince in 1’50″24 (passaggi di 24″58, 52″62, 1’21″38 – frazioni da 24″58, 28″04, 28″76, 28″86) con quasi un secondo di vantaggio (87 centesimi sull’ 1’51″11 di Milak) e demolisce il personale, nonché record italiano, che deteneva in 1’51″15. Medaglia storica dell’azzurro, che peraltro nuotava dopo lo sforzo per la conquista del bronzo dei 200 misti. “Sono entrato in acqua con la voglia di spaccare il mondo, perché non ero soddisfatto di come avevo nuotato i 200 misti in precedenza. Il tempo è eccezionale. Non pensavo di poter scendere sotto l’1’51: sono andato veramente fortissimo.  Non pensavo di vincere, perchè gli avversari erano fortissimi: Milak è un fenomeno. E’ difficile esprimere le emozioni che ho dentro. Dedico questo oro ai miei genitori, alle società e al mio allenatore (Franceschi ndr). Gli Europei e Le Olimpiadi mi hanno sbloccato e aperto ad una dimensione completamente nuova – sottolinea Razzo, tifoso di Valentino Rossi e della Ducati – So di avere anche dei margini di miglioramento e lavoro ogni giorno per crescere e colmare le mie lacune. Le gare di questo tipo mi aiutano a crescere e ad imparare dagli altri”.

PRIMA DOPPIETTA. Infatti in apertura Thomas Ceccon e Alberto Razzetti avevano riportato l’Italia sul podio del 200 misti dopo 16 anni, nuotando entrambi sotto al precedente record italiano e piazzandosi alle spalle del greco Andreas Vazaios che dò seguito al titolo di Glasgow 2019 in 1’51″70. Il polivalente Ceccon non nuotava la distanza da un paio d’anni, ma si ricorda benissimo come farlo e segna il secondo tempo in 1’52″49, abbassando il precedente primato assoluto che aveva stabilito in 1’53″26 l’1 dicembre 2018 agli assoluti di Riccione. Il 20enne di Schio – tesserato per Fiamme Oro e Leosport, preparato da Alberto Burlina e d’argento con la 4×50 stile libero – soffre a rana, ma è impetuoso con frazioni da 24″28, 27″96, 33″38 e 26″87 e conquista la prima medaglia internazionale individuale in carriera. Alberto Razzetti, già d’argento nei 400 misti e bronzo nei 200 agli europei in lunga di Budapest, si prende il bronzo portando il personale sull’ 1’52″75 dall’ 1’53″39 delle semifinali che aveva già migliorato l’ 1’53″86 del settembre scorso. L’azzurro contiene il ritorno degli avversari a rana e chiude in crescendo con frazioni da 24″40, 28″89, 32″24 e 27″22. Al quarto posto l’ungherese Hubert Kos, che stabilisce il record europeo juniores in 1’52″87. La medaglia mancava all’Italia dal filotto di 5 podi consecutivi con l’oro a Valencia 2000 di Massimiliano Rosolino, anche di bronzo (1999) e d’argento (2003), e i due bronzi di Alessio Boggiatto (2001 e 2005). “Non sono al massimo fisicamente, ma ovviamente sono felicissimo per la prima medaglia individuale della mia carriera e per giunta con il record italiano: il tempo è notevolissimo – spiega Ceccon – Non nuotavo i 200 misti da un paio d’anni a questi livelli. So benissimo che  erano assenti un po’ d’avversari che nel futuro mi daranno filo da torcere. In questi ultimi giorni ho un calendario molto fitto e spero di poter ottenere altre soddisfazioni. Sono abbastanza cotto, perché praticamente da non mi sono mai fermato e sto accusando un po’ il colpo”. Contento, ma con riserva, Razzetti: “Sono soddisfatto per la medaglia, ma non per come è venuta. Ho commesso tanti piccoli sbagli, soprattutto nella frazione a rana che mi hanno fatto perdere qualche centesimo; devo migliorare in questi dettagli per competere sempre con i migliori. Sono comunque orgoglioso, perché rimango sul podio continentale dopo Budapest; la stanchezza si inizia a far sentire”.

SECONDA DOPPIETTA. La prima volta dei 1500 femminili porta la firma delle azzurre Simona Quadarella e Martina Caramignoli, rispettivamente argento e bronzo alle spalle della padrona di casa Anastasia Kirpichnikova che in 15’18″30 stabilisce il record dei campionati e sfiora l’europeo della tedesca Sarah Koehler (15’18″01) che varrebbe il mondiale. Le azzurre, lontane dalla russa, spezzano comunque il gruppo delle inseguitrici con riscontri cronometrici condizionati dal consolidamento progressivo delle posizioni in vasca. La 22enne romana regina del mezzofondo iridato e continentale – tesserata per CC Aniene, allenata da Minotti, campionessa mondiale e bicampionessa europea in vasca lunga – nuota in in 15’34″16; la 30enne reatina di Fiamme Oro e Aurelia Nuoto, allenata da Germano Proietti, chiude in 15’37″33. Per la Quadarella è il secondo argento dietro alla Kirpichnikova come negli 800. “Onestamente ero più soddisfatta dopo gli 800 – ammette Simona – Speravo di avere più margine di miglioramento nei 1500; volevo avvicinarmi di più al personale. Queste, come dice Christian (Minotti ndr), sono gare d’allenamento e tappe di passaggio. Adesso i 400 e vediamo cosa viene”. Brillano gli occhi a Caramignoli che rimane sul podio europeo dopo il bronzo in vasca lunga a Budapest: “Sono abbonata ai bronzi, ma va benissimo così. A trent’anni non è semplice battere tutte queste giovani: bisogna essere sempre al 100 per cento per farlo”.  

UNA RANA SORPRENDENTE. L’Italia non scende dal podio dei 200 rana dove sale con Francesca Fangio, che migliora il personale di 8 centesimi ed in 2’19″69 conquista la medaglia di bronzo. La 26enne di Livorno – tesserata per In Sport Rane Rosse ed allenata da Renzo Bonora – nuota una gara di grande equilibrio, dividendo equamente sforzi e frazioni (32″06, 35″07, 35″93, 36″14) ed arrivando anche ad un centesimo dal record italiano di Martina Carraro, che finisce quinta in 2’19″91. Le azzurre danno quasi l’idea di un cambio: la 27enne genovese di Fiamme Azzurre e Azzurra 91 che si prende l’oro nei 100 e dà il suo podio del 2019 alla compagna di nazionale alla prima medaglia internazionale della carriera. Fuori dalla portata delle avversarie le prime due: la russa Evgeniia Chikunova vince in 2’16″88 col record mondiale ed europeo juniores davanti alla connazionale Maria Temnikova, autrice di 2’18″45. Lacrime trattenute a stento per Francesca Fangio a fine gara, per una medaglia da tempo rincorsa: “Ho coronato il sogno della mia vita. Salire su un podio di questo livello, mi ripaga di tante delusioni e rappresenta per me una grande rivincita. Fino a qualche mese fa non sapevo se continuare a nuotare o smettere: non ho mollato e adesso sono senza parole. Dedico questo bronzo a mio padre Maurizio, a mia madre Monica e a mia sorella Sara: la mia famiglia mi ha sempre sostenuta nei momenti più difficili. Spero che questo risultato serva per la convocazione ai Mondiali”. Esausta, ma senza nulla da rimproverarsi Martina Carraro: “Sono stremata. Non ho tante energie ancora in corpo. Il quinto posto e questo tempo sono comunque ottimo. Sono contenta per Francesca: si merita questa soddisfazione”.

PROTAGONISTI SENZA PODI. Migliorano il personale, ma non basta per salire sul podio. Il podio della gara regina al femminile resta ancora tabù per il nuoto italiano. A Silvia Di Pietro non basta neanche il personale di 52″71 per sfiorare il podio lontano otto decimi. La 28enne di Roma – tesserata per Carabinieri e CC Aniene, allenata da Mirko Nozzolillo – chiude al quinto posto progredendo sia in semifinale (52″75) sia nella quarta finale che disputa dopo il bronzo con la 4×50 mista, il quarto posto con la 4×50 stile libero e l’ottavo posto nei 50 stile libero. “Sono contenta di essermi ulteriormente migliorata.  Non era facile, perché vengo da un tour de force. La finale era tostissima e le altre al momento sono più forti. Quest’europeo mi sta riportando in una dimensione che mi soddisfa e mi ripaga di tutti gli sforzi fatti in quest’ultimo periodo. Spero di essermi messa alle spalle anche un po’ di sfortuna” conclude la velocista romana. Vince la fuoriclasse svedese Sarah Sjoestroem in 51″26.
Discorso simile nei 100 dorso dominati dal russo Kliment Kolesnikov, già vincitore dei 50, col tempo di 49″13 e dall’ungherese Robert-Andrei Glinta, già bronzo nei 50, in 49″31. Per il bronzo è bagarre, ma la spunta l’altro greco Apostolos Christou in 49″87, avanti a Matteo Rivolta che è quinto col personale di 50″07 (precedente 50″29) e a Lorenzo Mora, sesto in 50″19. Per Rivolta, 30enne meneghino tesserato per Fiamme Oro e CC Aniene ed allenato da Marco Pedoja, è l’ennesima espressione di un ottimo stato di forma che l’ha portato a realizzare il record italiano nelle batterie dei 50 farfalla. Per il 23enne carpigiano – tesserato per Fiamme Rosse ed Amici Nuoto VVFF Modena, preparato da Fabrizio Bastelli e già sesto nei 50 dorso, si tratta di un risultato che ne consolida una fase di crescita. Animi contrapposti per i due azzurri a fine gara. “Meglio di così non poteva andare, considerando che ho iniziato a nuotare il dorso solo a settembre in occasione della Isl. È venuto il personale e un ottimo piazzamento in una gara che non è proprio la mia – racconta Rivolta, prossimo alla laurea magistrale in Economia  Sono in fiducia e mi sento sciolto in acqua”.  Decisamente deluso Mora: “Semplice. Volevo fare la gara, ma niente è andato per il verso giusto. Non so spiegarmi il motivo, perché non sto tanto male. Sono molto dispiaciuto. La mia rivincita passa dai 200”.
Sette centesimi di troppo tra Silvia Scalia e il podio. Nel mezzo l’olandese Maaike De Waard che si prende il bronzo dei 50 dorso lasciando alla 26enne di Lecco un pizzico di rammarico. L’atleta di Fiamme Gialle e CC Aniene, seguita da Matteo Giunta, fa tutto bene e migliora anche di quattro centesimi il record italiano che detiene dalla scorsa edizione degli europei. Ma non basta per tornare sul podio che ha conquistato solo Elena Gemo, di bronzo nel 2008 e d’argento nel 2010. Anche Elena Di Liddo puntava al record italiano; invece la 28enne di Bisceglie – tesserata per Carabinieri e CC Aniene e preparata da Raffaele Girardi – eguaglia il suo personale di 26″39 per il settimo posto. Le azzurre, di bronzo con 4×50 mista da record italiano, restano fuori dal podio completato dall’olandese Kira Toussaint, che vince in 25″79 bissando il titolo dei 200, e dalla francese Analia Pigree in 26″08. Mastica amara Scalia, ancora fuori dal podio in una gara individuale. “Sono abbonata ai quarti posti. Il podio non vuole arrivare. Sono andata molto forte, nonostante non sia brillantissima, e ho anche ritoccato il record italiano. Da qui parte la mia stagione che spero sia ricca d’appuntamenti” conclude la lombarda. Perplessa Di Liddo: “I 100 faccio fatica ad affrontarli, più mentalmente che fisicamente: non so perché.  Sono un po’ alla frutta. Non mi sono mai fermata”.

SEMIFINALI. Marco De Tullio e Matteo Ciampi si qualificano a braccetto alla finale dei 200 stile libero. Entrambi col quinto crono di 1’43″62: primato personale per il 21enne di Bari – tesserato per Fiamme Oro e Sport Project e seguito da Christian Minotti – che in batteria aveva nuotato per la prima volta sotto all’1″44 in 1′”43″81; non per il 25enne di Latina – tesserato per Esercito e Livorno Aquatics e preparato da Stefano Franceschi, ai piedi del podio agli europei di Glasgow nel 2019 – che arrivava dal personale portato sull’ 1’43″14 nel turno precedente. Ciampi e Di Tullio, staffettisti della 4×200 di bronzo agli europei in vasca lunga di Budapest, sono già stati protagonisti nei 400 stile libero conclusi rispettivamente al secondo e terzo posto. Il podio non è precluso in una finale che ha come favorito l’astrro nascente rumeno David Popovici, primo della classe in 1’43″08. “Ho abbassato di altri due decimi il personale, grazie ad un’ottimo ultimo 50. Ho lavorato poco sulla velocità in questo periodo e qualcosa ancora pago rispetto ai miei avversari – dichiara De Tullio – Domani sarà una bella finale ed è importante esserci”.  Moderatamente soddisfatto anche Ciampi: “In vasca corta i 400 sono più la mia gara, rispetto ai 200: mi vengono sicuramente meglio. La bracciata era un po’ contratta e anche le gambe non giravano come in batteria. Durante il riscaldamento le sensazioni erano invece buone. È venuta comunque la qualificazione; domani per il podio bisogna andar forti”
Proverà l’impresa anche Elena Di Liddo che nuota il terzo tempo delle semifinali dei 100 farfalla in 56″71. La 28enne di Bisceglie – tesserata per Carabinieri e CC Aniene, allenata da Raffaele – è preceduta dalla greca Anna Ntountounaki (56″49) e dalla svedese Sarah Sjoestroem (56″54).
La vice campionessa europea in carica, giovedì bronzo con la 4×50 mista, sa che può cogliere l’occasione. Partirà dalla corsia esterna Ilaria Bianchi, bronzo nei 200. La 30enne di Castel San Pietro Terme aggancia l’ultimo tempo utile per superare il turno nuotando in 57″55, ma conosce molto bene la distanza. L’esperta delfinista di Fiamme Azzurre ed NC Azzurra, seguita dal tecnico federale Fabrizio Bastelli, ne è stata campionessa nel 2012 a Chartres e bronzo a Stettino nel 2011. Lucida l’analisi di Di Liddo a fine gara: “Avere accanto la Sjoestroem mi ha un po’ destabilizzata e forse deconcentrata. Però alla fine non è andata malissimo, anzi. La finale sarà di ottimo livello e nulla è precluso. Io mi sento anche abbastanza bene, considerando il periodo dell’anno”. Realistica anche Bianchi: “Qualificazione acciuffata per un soffio. Ho accusato la fatica dei 200 farfalla. Sfrutterò le ore che mi separano dalla finale per recuperare un po’ di energie fisiche e mentali”.
Sarà della finale dei 100 dorso anche Margherita Panziera, che nuota il sesto tempo in 57″51. La 26enne primatista italiana (56″57) di Montebelluna sfiderà nuovamente la specialista della vasca corta Kira Toussaint, che intanto firma il miglior tempo in 56″04. L’olandese ha già vinto i 200 precedendo l’atleta di Fiamme Oro e CC Aniene ed è la campionessa in carica di 50 e 100. “Devo dire che ho avuto un secondo 50 molto buono. Uno spunto veloce che mi sorprende – spiega la veneta, sesta a Glasgow 2019 – La finale sarà molto difficile perché la Toussaint in questo momento va fortissima. Mi piacerebbe di migliorare il tempo di oggi di qualche decimo”. Eliminata Silvia Scalia (Fiamme Gialle / CC Aniene), nona in 57″72 con otto centesimi di ritardo dall’ultimo posto utile.
Spettacolari le semifinali dei 50 farfalla con entrambi gli azzurri che scendono sotto al record italiano, ma questa volta è Thomas Ceccon (Fiamme Oro e Leosport) in 22″19 a sottrarlo al 30enne milanese detentore Matteo Rivolta (Fiamme Oro e CC Aniene), che pure aveva abbassato in 22″27 il precedente limite nuotato in batteria in 22″47. Il 20enne di Schio toglie 35 centesimi al personale e realizza il secondo record del pomeriggio dopo l’ 1’52″49 per l’argento nei 200 misti. Gli italiani sono preceduti solo dall’unghese Szebasztian Szabo che in 22 netto segna il record dei campionati.  “Già questa mattina mi sentivo molto bene. 22”1 inizia ad essere un tempo decisamente importante. E’ una stagione strana, perchè è un tutt’uno con quella passata – dichiara il gigante veneto – Bisognerà spingere al massimo fino agli Europei di Roma”. Gasato anche Rivolta: “E’ durato poco il record, ma è stato bellissimo. A parte gli scherzi: siamo andati a tutta io e Thomas ed è venuta una semifinale clamorosa. In finale ce la giochiamo. Abbiamo una grande occasione”. 
Gara controllata, perfino troppo per Costanza Cocconcelli e Sara Franceschi che centrano il passaggio del turno nei 200 misti con gli ultimi due posti utili. La 19enne di Bologna, tesserata per Fiamme Gialle ed NC Azzurra 91 ed allenata da Bastelli, è settima in 2’10″19; la 21enne di Livorno – tesserata per Fiamme Gialle e Livorno Aquatics, seguita dal papà e tecnico federale Stefano Franceschi e d’argento nei 400 – è ottava in 2’10″37. Comanda l’israeliana Anastasya Gorbenko in 2’06″75, ma la finale appare aperta con tutte le atlete che hanno giocato a nascondino.  “Un’altra finale e un’altra possibilità di accumulare esperienza – spiega la giovane emiliana – Mi manca un po’ di brillantezza, ma è inevitabile”. Le fa eco la livornese: “Faccio fatica nel passaggio dal dorso alla rana: mi manca velocità. Strano perchè alla vigilia le sensazioni non erano queste. Spero che domani le cose possano cambiare”. 

LE PAROLE DEL PRESIDENTE PAOLO BARELLI. “Il nuoto italiano già quest’estate aveva fatto vedere cose importanti, egregie. Spuntano campioni da tutto il mondo, ma i nostri ci sono sempre e stanno venendo fuori tantissimi giovani, che stanno affiancando i campioni affermati. La mia preoccupazione, però, è sempre la stessa: il futuro delle piscine e degli impianti in Italia. Le società sono allo stremo e gestire oggi un impianto è molto complicato. Mi auguro arrivino presto i contributi, perchè le società sportive, che pur continuano a lavorare e a regalare all’Italia campioni e giovani d’interesse assoluto, non ce la fanno veramente più”.  

Risultati delle semifinali e finali

200 misti mas FINALE
prec. RI 1’53″26 di Thomas Ceccon del 01/12/2018 a Riccione
1. Andreas Vazaios (Gre) 1’51″70
2. Thomas Ceccon 1’52″49 RI
3. Alberto Razzetti 1’52″75 pp (prec. 1’53″39 in semifinale; prec. 1’53″86 del 23/09/2021 a Napoli)

100 stile libero fem FINALE
RI 52″10 di Federica Pellegrini del 7/04/2019 a Riccione
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 51″26
2. Katarzyna Wasick (Pol) 51″58
3. Marrit Steenbergen (Ned) 51″92
5. Silvia Di Pietro 52″71 pp (prec. 52″75 in semifinale; prec. 52″86 del 25/04/2021 a Roma)

100 dorso mas FINALE
RI 49″68 di Simone Sabbioni del 15/12/2017 a Copenhagen
1. Kliment Kolesnikov (Rus) 49″13
2. Robert-Andrei Glinta (Rou) 49″31
3. Apostolos Christou (Gre) 49″87
5. Matteo Rivolta 50″07 pp (prec. 50″29 del 26/09/2021 a Napoli)
6. Lorenzo Mora 50″19

100 dorso fem
RI 56″57 di Margherita Panziera del 04/12/2019 a Glasgow
1. Kira Toussaint (Ned) 56″04
6. Margherita Panziera 57″51 qualificata alla finale
9. Silvia Scalia 57″72 eliminata

200 stile libero mas
RI 1’41”65 di Filippo Magnini del 13/12/2009 a Istanbul
Migliore prestazione in tessuto 1’42”06 di Stefano Ballo del 22/12/2019 a Portici
1. David Popovici (Rou) 1’43″08
5. Matteo Ciampi 1’43″62 qualificato alla finale
5. Marco De Tullio 1’43″62 pp (prec. 1’43″81 in batteria; prec. 1’45″59 del 11/11/2018 a Genova) qualificato alla finale

100 farfalla fem
RI 56″06 di Elena Di Liddo del 15/12/2018 a Hangzhou
1. Anna Ntountounaki (Gre) 56″49
3. Elena Di Liddo 56″71 qualificata alla finale
8. Ilaria Bianchi 57″55 qualificata alla finale

200 rana fem FINALE
RI 2’19”68 di Martina Carraro del 08/12/2019 a Glasgow
1. Evgeniia Chikunova (Rus) 2’16″88 RMJ – REJ
2. Maria Temnikova (Rus) 2’18″45
3. Francesca Fangio 2’19″69 pp (prec. 2’19″97 del 08/12/2019 a Glasgow)
5. Martina Carraro 2’19″91

200 farfalla mas FINALE
prec. RI 1’51″15 di Alberto Razzetti del 10/09/2021 a Napoli
1. Alberto Razzetti 1’50″24 RI
2. Kristof Milak (Hun) 1’51″11
3. Egor Pavlov (Rus) 1’51″81

50 dorso fem FINALE
prec. RI 26″22 di Silvia Scalia del 7/12/2019 a Glasgow
1. Kira Toussaint (Ned) 25″79
2. Analia Pigree (Fra) 26″08
3. Maaike De Waard (Ned) 26″11
4. Silvia Scalia 26″18 RI
7. Elena Di Liddo 26″39 (=pp 26″39 del 25/9/2021 a Napoli)

200 rana mas
1. Arno Kamminga (Ned) 2’02″54
Nessun italiano in gara

200 misti fem
RI 2’06″17 di Ilaria Cusinato del 15/12/2018 a Hangzhou
1. Anastasya Gorbenko (Isr) 2’06″75
7. Costanza Cocconcelli 2’10″19 qualificata alla finale
8. Sara Franceschi 2’10″37 qualificata alla finale

50 farfalla mas
prec. RI 22”47 di Matteo Rivolta in batteria; prec. RI 22”50 di Marco Orsi del 03/09/2021 a Napoli
1. Szebasztian Szabo (Hun) 22″00 CR
2. Thomas Ceccon 22″19 RI (prec. pp 22″54 in batteria; prec. pp 22″63 del 24/01/2021 a Verona) qualificato alla finale
3. Matteo Rivolta 22″27 pp (prec. pp 22″47 in batteria) qualificato alla finale

1500 stile libero fem FINALE
RI 15’29”74 di Simona Quadarella del 05/03/2021 a Roma
1. Anastasia Kirpichnikova (Rus) 15’18″30 CR
2. Simona Quadarella 15’34″16
3. Martina Rita Caramignoli 15’37″33

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