6 Dicembre 2024

In esclusiva ai microfoni di News.Superscommesse.it è intervenuto l’ex difensore Salvatore Aronica. Il classe 1978 si è affermato ad alti livelli in massima serie con le maglie di Messina, Reggina, Palermo e Napoli. In azzurro, sotto la guida tecnica di Walter Mazzarri, ha disputato da protagonista anche l’Europa League e la Champions League tra il 2010 e il 2013. In quest’intervista, Aronica esprime il suo parere sulla stagione, le prestazioni e gli obiettivi del Napoli.

Con Calzona si è visto un Napoli leggermente in ripresa rispetto al trend negativo degli ultimi mesi. La qualificazione in Champions rappresenta ancora un obiettivo concreto per gli azzurri?
“Con Calzona il Napoli ha ripreso a giocare. I giocatori sono stati motivati e responsabilizzati dopo i precedenti due esoneri. Si vede una squadra organizzata, che sta lottando e che finalmente sta ottenendo risultati piuttosto positivi rispetto a qualche tempo fa. L’obiettivo deve essere sicuramente quello di raggiungere la qualificazione alle coppe europee. Arrivare in Champions è difficile, ma non impossibile (…). Un Napoli fuori da tutte le coppe sarebbe, invece, un vero e proprio fallimento. Molto passa anche dalla prossima partita di campionato contro l’Atalanta (…)”.

Sembra molto probabile l’addio di Osimhen a fine stagione. Raspadori potrebbe sostituire il nigeriano come punta titolare di questo Napoli?
“L’esperienza di Osimhen a Napoli credo sia ormai agli sgoccioli. Raspadori, per caratteristiche tecniche e fisiche, non penso potrà fungere da suo sostituto. Ha chiaramente delle qualità, ma in questi anni al Napoli ha vissuto sempre un ruolo di secondo piano. In caso di partenza del nigeriano la società deve investire e ripartire da un top player, Raspadori purtroppo non lo è. Poi, se le intenzioni sono quelle di abbassare l’asticella e di fare campionati al di sotto delle aspettative, allora si potrebbe puntare anche sulla punta della Nazionale, senza intervenire in maniera decisa sul mercato”.

Quest’anno è mancata soprattutto la solidità difensiva vista nella passata stagione. Da ex difensore cosa ne pensi di questo calo di rendimento dell’intero reparto?
“Ritengo che le evidenti problematiche difensive di questa stagione non siano legate al singolo, come può essere la partenza di Kim in estate. C’è stato un evidente calo da parte di tutti, la retroguardia risente delle prestazioni spesso insufficienti degli esterni e dei centrocampisti in particolare. Si pensi, ad esempio, allo scarso rendimento di Anguissa e Di Lorenzo. Il Napoli lo scorso anno si è compattato alla grande giocando da gruppo vero, quest’anno il mancato affiatamento ha inciso soprattutto sulla stabilità difensiva della squadra (…)”.

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