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E’ morto Gianni Clerici, giornalista e scrittore, una vita a raccontare il tennis

E’ morto a 91 anni Gianni Clerici, giornalista e scrittore, firma storica di “Repubblica”, che ne ha dato la notizia. E’ stato un giocatore di tennis e poi per tutta la vita ha scritto di questo sport. Clerici, scrive il quotidiano in un pezzo in memoria pubblicato sul sito, “ha forgiato un esercito, consapevolmente o inconsapevolmente: un paio di generazioni di appassionati del tennis, e di aspiranti giornalisti di tennis. Ha indicato a tutti noi la strada maestra. E gliene saremo sempre, infinitamente, grati. Ma forse tutto questo è perfino riduttivo per raccontarne la grandezza, la lezione. Non solo di sport, non solo di tennis“.  

Non a caso, era considerato uno dei più grandi esperti di tennis del mondo: per il numero e la qualità delle sue pubblicazioni era stato inserito nel 2006 nella International Tennis Hall of Fame, secondo italiano presente dopo Nicola Pietrangeli (insignito del riconoscimento nel 1986).     

Dopo un inizio da tennista, che lo ha visto calcare giovanissimo i campi di Wimbledon e Roland Garros, la carriera da giornalista: dal 1951 al 1954 la collaborazione con La Gazzetta dello Sport, e nel 1954 con Sport Giallo e Il Mondo. Nel 1956 inviato e poi editorialista de Il Giorno, col quale ebbe un rapporto di collaborazione fino al 1988. Dal 1988 collabora con L’Espresso e la Repubblica. Ha dedicato al tennis varie pubblicazioni: nel 1965 “Il vero tennis”, nel 1972 “Il tennis facile”, nel 1978 “Il grande tennis”. Del 1974 è la prima edizione della sua opera più famosa, “500 anni di tennis”, tradotta in Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone e Spagna, e più volte ristampata e aggiornata. Nel 1984 ha pubblicato in Francia la biografia di Suzanne Lenglen, sei volte vincitrice di Wimbledon, uscita in Italia soltanto nel 2002.Ha scritto più di 6.000 articoli sportivi ed è stato uno dei commentatori tecnici italiani più importanti, al fianco di Rino Tommasi. Nel 2002 lo stile delle loro telecronache è stato messo in risalto anche dal settimanale americano “TIME” in un articolo dal titolo “Tennis, Italian Style”.

 A lui la Federazione Italiana Tennis e Sport e Salute hanno deciso di intitolargli la sala stampa degli Internazionali BNL d’Italia, anche se dovesse cambiare locazione e forma in futuro.

“Quanto a me – scrisse Clerici di se stesso – ritengo di poter paragonare la mia vicenda a quella di un tale che, rinvenuto un brandello di spartito, si sia reso conto di avere di fronte alle note di una sublime sinfonia dispersa per il Capriccio degli dei e si è sentito in dovere di ricucire quanto più possibile l’intera composizione: è quello che ho cercato di fare da solo, e con l’aiuto di altri appassionati”.

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