È il velocista dominante di questo Tour de France. La maglia verde Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), ha ottenuto il suo terzo successo in volata (dopo la 3a e l’8a tappa), davanti a Wout Van Aert (2°, Visma-Lease a Bike) e Pascal Ackermann (3°, Israele- First Tech), questo giovedì, al termine della 12a tappa.
L’eritreo ha preceduto di un soffio Van Aert e Arnaud Démare (Arkéa-B&B Hôtels), terzi e infine retrocessi per uno sprint ritenuto pericoloso. Deviando dalla sua linea iniziale, il francese ha infatti schiacciato il belga contro le barriere al lancio del suo tentativo.
Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), arrivato inizialmente in 5° posizione, è stato declassato anche dalla giuria dei commissari, per un netto zigzag negli ultimi 100 metri. Lo scenario di giornata sulle strade di Villeneuve-sur-Lot, con il 4° posto di Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), permette a Girmay di aumentare il suo vantaggio sul secondo classificato nella classifica maglia verde. L’eritreo ha 328 punti, contro i 221 del belga, suo primo inseguitore.
Girmay è il 15° corridore ad ottenere almeno tre vittorie di tappa nella stessa edizione del Tour de France nel 21° secolo, dopo Cavendish, Nibali, Greipel, Froome, Kittel, Philipsen, Sagan, McEwen, Dekker, Van Aert, Ewan. Zabel, Petacchi e Pogacar.
Un altro corridore di Astana si è purtroppo distinto a 12 km dal traguardo: Alexey Lutsenko. Sorpreso da un’isola situata in mezzo alla strada, è stato causa di una caduta che ha portato a terra molti corridori, tra cui Primoz Roglic (RedBull-Bora-Hansgrohe). Arrivato 120esimo di tappa, a 2’27” dai 67 corridori di testa, lo sloveno ha perso molto rispetto ai suoi tre rivali (Pogacar, Evenepoel, Vingegaard), risparmiati dal gadin.