24 Aprile 2025

Come riporta Cycling Weekly, la squadra continentale britannica Saint Piran è sotto accusa dopo che gli steward dell’Unione Ciclistica Internazionale hanno confermato che stavano gareggiando con biciclette replica acquistate in Cina sulle quali avevano apposto il sigillo di omologazione dell’UCI senza essere state ufficialmente revisionate, pertanto falsi.

La notizia indica che il team, guidato da Richard Pascoe, ha iniziato a utilizzare biciclette senza marchio importate dalla Cina durante la stagione 2022 dopo che un accordo di sponsorizzazione con l’azienda francese Lapierre è fallito.

Un portavoce del team ha detto sempre a CW che gli adesivi sono stati applicati “in gara”, contravvenendo alle regole dell’UCI.

Il team manager ha fatto apporre i falsi adesivi sui telai per poi ricoprirli di smalto cercando di dare maggiore credibilità alla falsificazione. I ciclisti della squadra hanno messo in dubbio la legalità e l’efficacia dei telai e tra di loro hanno definito le biciclette “le armi di Wuhan”.

Diversi ciclisti , infatti, hanno preparato un documento in cui descrivevano i problemi di sicurezza legati al materiale. Ieri Pascoe ha rilasciato una dichiarazione sulla controversia: “Dopo un’ispezione dettagliata, possiamo confermare che i telai senza marchio non erano conformi al processo di regolamentazione UCI”.

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